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di Elio Bove

Buona notizia per i pensionati: a marzo si registrerà un aumento delle pensioni. Lo scorso 1 gennaio l’Inps ha fatto partire la rivalutazione degli assegni al 100% a tutti coloro che nel 2022 percepivano una cifra fino a 2.101,52 lordi, un modo per contrastare il caro-prezzi dovuto all’inflazione. Ecco quali sono le novità e le nuove tabelle aggiornate legate al cedolino della pensione di marzo 2023, ma anche quali sono le date dei pagamenti della pensione.I pensionati che sono curiosi di sapere quali saranno gli importi della pensione riferita al mese di marzo 2023 potranno quindi consultare il documento direttamente il servizio online messo a disposizione da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.Il cedolino delle pensioni di marzo, infatti, permetterà di verificare ad ogni pensionato quali sono gli importi che saranno erogati dall’INPS, ma al tempo stesso anche di verificare quali sono le modifiche e la natura delle variazioni degli importi previdenziali che si riceveranno nel mese di marzo.È stato lo stesso Istituto Nazionale Previdenza Sociale a chiarire agli utenti che: “l’importo di pensione è stato, pertanto, aggiornato dal mese di marzo 2023 e sono stati posti in pagamento anche gli arretrati di perequazione riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023”.L’aumento della pensione a marzo spetterà a chi (fino allo scorso anno) aveva un reddito da pensione cumulato superiore a 2.101,52 euro(lordi mensili), cioè quattro volte il trattamento minimo, dal prossimo mese riceverà la rivalutazione piena al 100% della pensione rispetto all’inflazione, sulla base delle percentuali inserite nella legge di bilancio. Chi percepiva meno di 2.100 euro ha già avuto gli aumenti.L’assegno delle pensioni legate a marzo potranno essere erogate, come di consueto, in modi differenti: non soltanto tramite il ritiro dell’assegno in contanti, ma anche attraverso l’accredito sul conto corrente postale oppure bancario.Gli aumenti resteranno naturalmente anche nella pensione di aprile 2023 e poi per tutto l’anno quando però, ovviamente, non ci saranno gli arretrati.

Redazione