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SAN FELICE A CANCELLO – Sono pronti a partire i progetti di pubblica utilità che vedranno impegnati diversi fruitori del reddito di cittadinanza. Dopo essere stata, tra i vicini comuni della Valle di Suessola, la prima amministrazione a disciplinarne l’inizio con delibera del 26 novembre scorso, per San Felice a Cancello manca solo l’attivazione delle polizze assicurative, già peraltro stipulate. I due progetti su cui hanno lavorato l’assessore alle politiche sociali Assunta Palladino e la consigliera delegata Stefania Perrotta, in stretto contatto e collaborazione col sindaco Giovanni Ferrara, sono due: «Città pulita» e «Cura e decoro del cimitero». Saranno 60, i cittadini fruitori del reddito di cittadinanza che si alterneranno a gruppi di 20 ogni sei mesi, nei 18 previsti dalla progettazione.
«Un obiettivo raggiunto – commenta Stefania Perrotta -; tra l’altro come primi nella Valle e di questo siamo certamente orgogliosi».
Un iter, che sembrava inizialmente molto semplice e che invece è stato comunque complesso. «C’è grande soddisfazione – ammette il sindaco Giovanni Ferrara – soprattutto aver portato a termine un altro obiettivo che sembrava semplice da attuare ma che nella pratica è risultato strutturalmente complesso».
Il lavoro, in realtà non terminerà con la partenza dei due progetti; anzi, assessora e consigliera sono già attive per l’organizzazione dei turni e dell’occorrente necessario per partire alla grande con questo progetto. Le squadre degli operanti saranno dislocate tra i vari plessi scolastici della Gesuè e dell’Aldo Moro, nelle piazze cittadine e presso il cimitero.

«I Puc sono uno strumento importante per avvicinare i beneficiari di reddito di cittadinanza al mondo del lavoro, provando a colmare divari formativi e di competenze trasversali – spiega Assunta Palladino -. L’obiettivo è sostenere il percorso completo previsto dalla norma sul reddito di cittadinanza, oltre che rafforzare il sistema di competenze locali verso percorsi di sviluppo. In questi mesi, è stata portata avanti un’approfondita analisi in merito ai reali bisogni del territorio e della città: i progetti PUC che sono stati messi in campo, infatti, partono proprio dalle esigenze della collettività e andranno a supportare i settori dell’ambiente e della tutela dei beni comuni. A questi seguiranno sicuramente altri progetti che andranno invece sul sociale e sulla cultura».

Redazione On Line