00 3 min 4 mesi
Ultimazione fissata per dicembre 2024. I dubbi sui tempi di realizzazione, sulla mancanza di personale e il mancato accordo con strutture private per i servizi di emergenza

MADDALONI- Apre il cantiere per la costruzione del nuovo Pronto Soccorso e si apre il dibattito sul futuro immediato dell’ospedale di Maddaloni. La prossima settimana il manager dell’Asl Amedeo Blasotti ci metterà la faccia e incontrerà la città. Intanto, il Movimento Cinque Stelle elenca le incognite senza risposte e le perplessità sul mancato ricorso ad alternative immediate .

Riceviamo e pubblichiamo

Facciamo chiarezza! Quanto dovrebbe annunciare il dott. Blasotti, sulla questione dell’ospedale di Maddaloni, riguarda la data della fine dei lavori di ristrutturazione e adeguamento della struttura ospedaliera che dovrebbe essere dicembre 2024. Quindi per tale data non ci sarà l’attivazione del pronto soccorso. Dico dovrebbe, riferito all’ultimazione dei lavori, perché sappiamo quali sono i tempi di realizzazione delle opere pubbliche. Va precisato che una volta terminati i lavori avremo un contenitore vuoto da riempire con personale medico e infermieristico. Come più volte detto dallo stesso direttore generale è impensabile, in un momento di crisi nazionale per carenza di medici della medicina d’urgenza, aprire un pronto soccorso non in sicurezza e cioè senza medici di medicina d’urgenza. Peraltro, è stato anche affermato dai dirigenti dell’ASL CE: che, proprio per la mancanza di medici, sono stati registrati seri problemi di gestione dei pronto soccorso già attivi negli altri presidi ospedalieri, come Marcianise che tra l’altro non ha l’U.O.C. ( Unità Operativa Complessa) di ortopedia, intasando sempre di più il pronto soccorso dell’ospedale di Caserta. Per cui, tenendo ben presente che ci vogliono anni prima che il pronto soccorso possa essere attivo, voglio sensibilizzare il direttore generale dell’ASL CE dott. Blasotti a trovare una soluzione alternativa, immediata che possa garantire, ai cittadini maddalonesi e a quelli dei paesi limitrofi, un servizio di emergenza per interventi primari. Ciò potrebbe essere possibile attraverso un accordo con strutture sanitarie private, così come avviene già in altri territori ( Pineta Grande Hospital ). Potrebbe essere una soluzione che abbatterebbe, tra l’altro, il sovraffollamento dei pronto soccorso di Caserta e Marcianise.

Redazione