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di Nello Ferraro

Il 2 aprile è stata la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. Un’occasione per parlare dell’autismo e per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone e delle famiglie che ogni giorno hanno a che fare con l’autismo. Quest’anno la giornata si è svolta nell’assordante silenzio dell’assenza di manifestazioni, ma per di più ai piccoli pazienti è stata sospesa l’assistenza sanitaria riabilitativa e psicomotoria e scolastica da oltre 1 mese. L’Associazione a valenza nazionale “MAI PIU’ SOLO ODV” con sede a Milano, cooperando con il movimento di volontari “SINERGIE PER L’ITALIA” con sede a Napoli, con la ratifica di Famiglie di minori portatori di disabilità psicomotorie e neuro comportamentali o caratterizzate dalla sindrome di Kenner (autismo) per il tramite dell’Avv. Rossana Ferraro e di tutto lo staff di specialisti del settore, hanno rivolto un’accorata istanza al Governo, nonché anche alla Regione Campania affinché fossero ripresi ad horas i servizi di assistenza socio sanitari per minori che risultano sospesi da oltre un mese per effetto dell’emergenza covid19. “Difatti, la sospensione dei servizi di riabilitazione e di tutte le attività di assistenza rette dal SSNL, con competenza regionale, ha determinato l’aggravarsi delle condizioni psicofisiche dei piccoli pazienti. Le famiglie dei piccoli pazienti hanno lamentato conclamate regressioni comportamenti e stati di panico confusionale, con importanti difficoltà gestionali nell’ambito familiare, soprattutto in occasione della impossibilità di portarsi fuori del contesto abitativo. La perdurante sospensione del servizio di assistenza territoriale ha privato i bambini di radicati punti di riferimento socio-pedagogico determinando la regressione inevitabile del disagio emotivo da cui sono afflitti in occasione delle patologie neurologiche e comportamentali. Le famiglie si sono sentite abbandonate nella gestione delle quotidiane difficoltà gestionali dei loro figli, lamentando situazioni assai spesso condite da disperazione e solitudine. Ciò ha aggravato la conduzione domestica già penosa per effetto delle restrizioni nazionali determinate dalla propagazione del coronavirus 19. Moltissimi sono stati gli Enti ed i Politici che hanno manifestato interesse per la vicenda, per cui auspichiamo che venga trovata immediata soluzione a questa delicata questione sociale ed etica, prima che ancora morale e sanitaria: confidiamo in un immediato riavvio della continuità assistenziale, che con le opportune precauzioni del distanziamento, non può assolutamente essere negata a questi bambini”.

Redazione On Line