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Il Movimento Speranza per Caserta ritiene che il Consiglio Comunale di ieri abbia dimostrato il suo totale distacco dalla realtà dei cittadini.

Innanzitutto le nostre interrogazioni sul “P.U.C e Macrico” e sulle “strisce pedonali deteriorate in città” sono state messe in coda e non discusse, guarda caso proprio quelle che colgono l’Amministrazione in totale errore e difficoltà. Ancora oggi l’amministrazione non provvede all’attuazione del P.U.C (Piano Urbanistico Comunale) in città: uno strumento fondamentale di rigenerazione urbana che ci permetterebbe di spendere i soldi del PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) coscientemente. Per non parlare della totale mancanza e scolorimento delle strisce pedonali che circondano scuole e luoghi in cui i pedoni non sono tutelati. I problemi si affrontano in Consiglio Comunale non si sospendono a data da destinarsi.

Un altro significativo esempio di totale follia è accaduto quando il Consigliere Donisi è stato costretto a sospendere e a ritirare la sua mozione sull’apertura di un tavolo di concertazione e di discussione pubblica sul Macrico. Ovviamente da giorni ci eravamo mossi per esprimere la totale disapprovazione verso questa mozione: il solito inganno attendista e pericoloso, perché non si aprono tavoli di concertazione sul Macrico senza prima classificare la zona F2 non edificabile. Dietro questa sospensione della mozione Donisi c’è stata la paura di confrontarsi con la petizione che pochi giorni fa hanno firmato Antonello Giannotti (Presidente dell’I.D.S.C) e del Vescovo Pietro Lagnese, oltre che lo “zampino” di Speranza per Caserta che ha presentato una mozione sul Macrico F2, a cui l’amministrazione sarà obbligata a votare: basta finti tavoli e tavolini. Invitiamo il Presidente del Consiglio Lorenzo Gentile a convocare quanto prima un Consiglio Comunale per l’approvazione della Variante al Piano Regolatore per classificare l’area F2, destinazione urbanistica che attendono i proprietari del Macrico e i cittadini casertani.

Questa abitudine di sospendere discussioni dal Consiglio Comunali è continuata con un’altra mozione, quella riguardante l’individuazione di aree per tamponi molecolari a prezzo calmierato. La mozione è stata ritirata con poco meno di 5 minuti di discussione e ha portato gli stessi consiglieri comunali di minoranza e di maggioranza, probabilmente assopiti dalla fame generatasi dopo ore “faticose” di Consiglio Comunale, a convergere su una sospensione ridicola e antidemocratica.

Redazione