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Il Ferragosto 2021 si apre con un lutto nel mondo dello spettacolo, l’ennesimo di un anno tra i più neri per i volti popolari dell’intrattenimento. E’ morto nella notte, al Policlinico “Gemelli” di Roma, l’attore e conduttore Gianfranco D’Angelo. Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 19 agosto. Una breve malattia è stata fatale a uno dei personaggi simbolo degli anni Ottanta, sempre apprezzato dalle platee televisive e teatrali per la sua pungente ironia e per quei monologhi che spesso anche impreziosito programmi come “Mille Luci” (con Mina e Raffaella Carrà), “Fantastico”, “Buona Domenica” e “Carramba Che Sorpresa”, sempre al fianco dell’amata showgirl romagnola. Ovviamente il nome di Gianfranco D’Angelo riporta immediatamente al grande successo televisivo di “Drive In” (dal 1983 al 1988) dove la travolgente simpatia, unita ad alcuni personaggi stravaganti portati in scena, lo avevano fatto diventare un’icona del varietà cult di Antonio Ricci che lanciò ed affermò, sulle reti dell’allora Fininvest, tanti volti nuovi della comicità italiana. Il successo della TV commerciale continuò ancora per anni con “Odiens” e soprattutto con “Striscia la notizia” con il nome di Gianfranco D’Angelo passato alla storia come primo conduttore (insieme con Ezio Greggio) del famoso telegiornale satirico (era il 7 novembre 1988). Al suo nome sono legati anche i titoli di tante commedie scollacciate di fine anni Settanta al fianco dei vari Lino Banfi ed Alvaro Vitali.

Gianfranco D’Angelo ed Ezio Greggio ai tempi del “Drive In”

Tantissime volte, sia in televisione che a teatro, che firmato i suoi pungenti interventi, sul costume e sulla politica italiana, con Enrico Vaime, tra gli autori più importanti e prolifici dello spettacolo. La televisione lo aveva messo ingiustamente da parte nelle ultime stagioni e lui aveva scoperto il mondo del social per restare vicino al suo pubblico con interventi e riflessioni comiche approdate sulle nuove piattaforme di condivisione. Gianfranco D’Angelo è stato un signore della risata vecchio stile senza mai cadere nella volgarità e strappando sempre un sorriso al pubblico attraverso un percorso costruito e mai banale. Con il piccolo schermo aveva raggiunto la popolarità di massa ma fino all’ultimo non ha mai abbandonato le tavole del palcoscenico, sua seconda casa sin dai tempi del “Bagaglino”, spesso condivise con gli amici del “Drive In” in una sorta di show nostalgia. Prima ancora, però, erano arrivati successi clamorosi di pubblico con commedia firmate da Garinei & Giovannini e da Sergio Japino. Nelle sue scorribande televisive si è calato anche nei panni dell’imitatore con le parodie di Pippo Baudo, Sandra Milo, il Ministro Giovanni Spadolini e la sua grandissima amica Raffaella Carrà.

Novembre 1988: parte “Striscia la Notizia”

Il nome di Gianfranco D’Angelo ci riporta alla mente le strepitose stagioni del Teatro Alambra di Maddaloni dove l’attore romano è stato più volte protagonista soprattutto grazie alla sincera ed affettuosa amicizia che lo legava profondamente a don Titino Barletta e al figlio Vincenzo. Negli anni Novanta fece registrare indimenticati “sold out” con spettacoli come “I Cavalieri della Tavola Rotonda”, “I Peggiori anni della nostra vita”, “Il gufo e la gattina”. Anche quando le rappresentazioni avevano un costo proibitivo per un teatro di provincia, Gianfranco D’Angelo faceva l’impossibile pur di venire a trovare gli amici di Maddaloni per poi concedersi, a fine spettacolo, il suo piacere proibito a tavola: un bel piatto di friarielli napoletani preparati dal ristorante “La Ruota” in via Caudina.   


Vincenzo Lombardi