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Saranno costruiti oltre due km di fognatura in contropendenza che sverserà le acque nel collettore dell’ex statale 265 rinunciando alla confluenza nel  recapito regionale inadeguato

MADDALONI- Partiti gli espropri e l’allargamento della strada. Ma la notizia è un’altra: trovate in via Baldina più «discariche fossili» di qualsiasi altra parte del territorio. Munnezza stratificata, elettrodomestici abbandonati e rifiuti bruciati sepolti. Da quando sono cominciati i lavori di raddoppio dell’ex provinciale Nola-Caserta, lungo la parallela via Baldina (interessata dall’allargamento e costruzione del condotto fognario) sono state censite, sequestrate e infine rimosse sette discariche sepolte. Più che le regole severe del «Recovery fund» per costruire in fretta e senza intoppi aggiuntivi una strada alternativa e un collettore fognario autonomo è stato imposto un cronopogramma di esecuzione delle opere più celere di quello previsto. Il «Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione» è un progetto cantierabile sottoposto a vincoli procedurali e controlli periodici sull’avanzamento delle opere. Se, entro cinque anni dall’approvazione del progetto, l’ente locale non completerà l’opera dovrà restituire, a Trenitalia, Rfi e Regione Campania, i fondi investiti e rinunciare a circa 8,2 milioni di euro  a sostegno delle opere concesse per le compensazioni legate alla realizzazione della linea Napoli-Bari, intervento inserito nell’elenco delle opere strategiche del Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza). Contingentati pertanto i lotti da realizzare, i tempi e i fondi.  In concreto, lungo l’ex strada provinciale Nola-Caserta (per tutti semplicemente via Cancello) saranno costruiti oltre due km di fognatura in contropendenza che sverserà le acque nel collettore dell’ex statale 265 rinunciando alla confluenza nel  recapito regionale inadeguato. Sarà costruita una strada nuova alternativa e parallela con l’allargamento e adeguamento della strada interpoderale di via Baldina. Rfi ricoprirà il doppio ruolo di finanziatore e di controllore.

Le aree soggette ad esproprio
Redazione