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MADDALONI- Ancora fetore, acque nere e distruzione. Via Cancello è un campo di battaglia: l’esondazione violenta del collettore fognario ex-Casmez ha imposto una chiusura parziale, a senso unico alternato e a carreggiata ristretta, dell’ex-provinciale Nola-Caserta. La solita scena: l’esplosione a raffica dei tombini ha ridotto in brandelli l’asfalto facendo saltare tutti i tombini e strappando l’asfalto. Al loro posto sono arrivate le transenne con susseguente gimkana per evitare i cedimenti della pavimentazione. Restano i danni e il fetore. Infatti, è cominciato il ritiro delle acque nere dalla cosiddetta «cassa di espansione», ovvero dal bacino naturale che si è creato per il contenimento temporaneo delle acque esondate, che ha un’estensione di 15 ettari.  Resta il tanfo lasciato dalle acque nere e la sedimentazione del residuo sabbioso. E’ entrata in vigore l’ordinanza temuta dopo ogni esondazione: «E’ fatto divieto di coltivare (semina e raccolta) nonché  commercializzare  i prodotti agricoli nelle aree invase delle esondazioni fognarie dell’ex-Casmez».

Redazione