E’ l’argomento trend topic del momento, dal web ai social, passando per il marciapiede. Presentato il cartellone dei festeggiamenti civili. Avitabile e i Dik Dik le star ma, tra mille difficoltà economiche
Una premessa doverosa: queste righe non vogliono rappresentare uno strale d’accusa verso nessuno. Si è consapevoli di come sia difficile organizzare un evento spalmato su più giorni e soprattutto mettere insieme teste ed idee spesse volte agli antipodi, senza contare le noie burocratiche. Consentiteci, però, qualche riflessione. L’argomento, ovviamente, è quello trend topic del momento: il programma dei festeggiamenti civili in onore del Santo Patrono di Maddaloni, San Michele Arcangelo (27 settembre – 1 ottobre).
Un argomento ultra popolare dove si intersecano tradizione ed immancabili riti che, almeno per un paio di giorni, fanno dimenticare manti stradali groviera e sensi di marcia cambiati la notte per il giorno. Come ampiamente annunciato in anteprima da Giornale News, sarà Enzo Avitabile la star del programma (LEGGI IL NOSTRO SERVIZIO DEL 25 SETTEMBRE) con il suo trascinante live in programma domenica 29 settembre in Piazza Don Salvatore D’Angelo.
Stare a parlare della grandezza, della storia e della maestria di Enzo Avitabile suona come un non sense. Oltre quarant’anni di carriera, successi memorabili come “Soul Express“, “Mane e Mane“, “Gerardo nuovole ‘e povere“, “Tutte eguali song ‘e creature“, collaborazioni internazionali, l’album del 2012, “Black Tarantella” premiato con la “Targa Tenco” e il “Premio Lunezia“, tante colonne sonore di successo, ultima quella per la serie Netflix “La vita bugiarda degli adulti“, diretta da Edoardo De Angelis e tratta dal romanzo di Elena Ferrante.
Un artista che il mondo ci invidia, che ha come unica colpa il numero esagerato di live che si snodano soprattutto durante il periodo estivo. Enzo Avitabile torna a Maddaloni per la terza volta dopo essersi esibito in tutte le piazze limitrofe e il suo live non può certo sfregiarsi dell’etichetta di novità del momento. Il Comitato che si occupa dei festeggiamenti civili, anche stavolta, ha dovuto fare le nozze con i fichi secchi e una disponibilità economica davvero limitata. Anche un rito attesissimo, come i fuochi pirotecnici del sabato sera in zona Palazzetto dello Sport, saranno molto ridotti e poco entusiasmanti.
Anche lo spettacolo dei fuochi pirotecnici sarà in tono minore, mentre non compaiono veri talenti maddalonesi che da anni raccolgono successi e consensi ma, forse, al Comitato nemmeno conoscono.
Se ne occuperà la ditta PiroStar di Alife, famosa in tutta Italia per i suoi meravigliosi show piromusicali (i fuochi che brillano a tempo di musica, andati in scena), da due anni protagonista dell’apertura ufficiale del Festival di Sanremo con il coinvolgente spettacolo che va in scena nel porticciolo. Il piromusicale, però, quest’anno non brillerà a Maddaloni come fatto un anno fa. E’ mancata la copertura economica e la gestione degli sponsor, nei mesi di luglio ed agosto, durante le varie riunioni operative, sono volati stracci nel Comitato, con divergenze di opinioni e molte defezioni che, di fatto, hanno reso impossibile il concretizzarsi di alcune idee.
La chiave dei festeggiamenti, molto ridotti, forse sta proprio in questo. Chi si occupa di allestire il cartellone, che grado di competenza ha in merito? Chi deve stringere accordi artistici, quali conoscenze ed esperienze ha nel settore? Il Comitato, visto da lontano, assomiglia ad una conventicola, da anni chiusa in se stessa, incapace di aprire le porte a novità e ventate di modernità. Hanno comunque un merito: aver risparmiato alla città l’arrivo degli sguaiatissimi tiktoker che vanno per la maggiore in rete. Avitabile e i Dik Dik (questi ultimi per il pubblico agèe) molto meglio delle varie De Crescenzo, Very&Sasy, Zia Rosetta, Mucella, Pupatelle ed altri teatri degli orrori che invadono quotidianamente gli smartphone.
Il martedì sera si chiuderà con l’ormai arcinoto show “Nostalgia ’90“, concentrato di hits dedicato al decennio d’oro della Eurodance. Costo esageratissimo (si dovrebbero superare i diecimila euro, siamo pronti ad essere smentiti…), per uno appuntamento che nei recenti mesi estivi hanno visto praticamente tutti coloro che si sono trovati a transitare dal litorale domizio fino a quello laziale. Un cartellone che, in estrema sintesi, si è affidato all’usato sicuro senza aprire a mondi e talenti nuovi. L’interrogativo torna in moto perpetuo: chi, tra coloro che ha in dote le sorti della Festa Patronale, ha ben chiaro il mercato delle proposte musicali e non solo?
Un capitolo a parte meriterebbe la maddalonesità dei festeggiamenti civili. Negli appuntamenti 2024 di San Michele non compare nessun talento locale. Quando parliamo di talenti locali ci riferiamo a chi davvero possa fregiarsi di un’etichetta facile da sbandierare ma, in realtà, difficilissima da conquistare. Non il solito balletto sconquassato oppure l’esibizionista da karaoke. Talenti originali con una carriera brillantissima. Ne citiamo quattro (e ci scusiamo a testa bassa con gli altri) che forse al Comitato nemmeno conoscono. Tutti maddalonesi doc. Giuseppe Russo, in arte Moonaciè, pianista, autore, compositore ed arrangiatore. Artista plurale e musicista di nuova generazione, autore già di bellissime canzoni.
L’elenco potrebbe continuare con Antonio Nuzzo, batterista e docente professionista, ed Antonio Bocchino, eccellente sassofonista che non ha certo bisogno di presentazioni viste le straordinarie esperienze, anche internazionali, avute con i Big della musica. Si potrebbe concludere il poker con Angelo Cusano, da anni colonna portante di RadioDeejay e Radio M2O, due dei network più importanti d’Italia che si fregiano della bravura e della competenza di un figlio di Maddaloni. Qualcuno ha pensato a questi ragazzi che da anni portano in alto il nome della città? Ci sembra di no…
Tra una settimana sarà tutto finito e riascolteremo il solito tormentone: la Festa di San Michele va organizzata almeno sei mesi prima ed immancabili partiranno gli incuici da marciapiade. Se nel calcio siamo tutti allenatori, nello spettacolo siamo tutti impresari e manager con la soluzione in tasca per trasformare la festa patronale in un piccolo EuroFestival. D’altro canto…sono solo canzonette… (foto in home page per gentile concessione Studio Fotografico Cicchella Maddaloni)