00 3 min 2 settimane
Rilanciata l’idea della vittima della crimanalità organizzata. Fu il primo a organizare una biennale. L’impegno dell’arte contro le mafie

MADDALONI- Sarà un evento notevole. Anche se si sta discutendo quando fissare le date dei tanti appuntamenti previsti. Fatti che, al momento, sebbene siano coinvolti importanti artisti stanno passando sotto silenzio. «L’arte contro tutte le mafie». L’obiettivo è molto ambizioso e molto concreto: creare un presidio culturale permanente e periodico, una ribalta nazionale per le denunce del giudice Ferdinando Imposimato e del fratello Franco, vittima innocente di una feroce vendetta trasversale della criminalità organizzata.

Sulla scia della mobilitazione degli artisti

Fu Franco Imposimato, il primo organizzatore, di due edizioni della biennale di arte moderna. Ora, utilizzando lo stesso linguaggio, per entrare nelle scuole, nelle famiglie e per dare un risalto mediatico nazionale nasce  il “Primo Festival di Arte + Maddaloni + Architettura”. Non solo una mostra ma un cantiere aperto: artisti nazionali e internazionali già sono impegnati a Maddaloni. Già sono stati fatti i primi sopralluoghi e i primi studi. Insomma, si va oltre i convegni annuali tenuti in onore di Franco Imposimato. Cambierà aspetto anche la facciata del municipio in costruzione: sulla vaste pareti bianche, appena ricostruite, sarà realizzata una installazione permanente ovvero un murales contro la criminalità organizzata e non solo.

I luoghi delle esposizioni

Per centrare l’obiettivo è stata coinvolta l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il prof. ordinario di Teoria e Progettazione dell’Architettura,  sarà il coordinatore della manifestazione. Non sarà un grande evento per addetti ai lavori. Sarà coinvolto pesantemente tutto il territorio. Le installazioni degli artistiche saranno ospitate presso il Museo Civico, il complesso monumentale del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”, il Museo Archeologico Nazionale “Calatia”, il chiostro dell’Annunziata, la chiesa di Santa Maria dei Comandatis, il sagrato della Chiesa di San Pietro e il chiostro Biblioteca Comunale.

Lo spirito della kermesse

Lo scopo è far di parlare delle “mafie”, seguendo il monito dell’eroe in prima linea contro la mafia Paolo Borsellino: “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”». Acceso una luce permanente sulle opere di Franco Imposimato, conviton che l’arte fosse fondamentale per promuovere il territorio. M alo è anche per far conoscere la vita, le opere, il pensiero e la testimonianza del giudice Imposimato. I soliti convegni sono troppo poco per  ricordare il protagonista per oltre 30 anni di indagini importanti: dal sequestro Moro alle Brigate rosse, e poi la morte di Sindona, la banda della Magliana, gli intrecci della camorra, l’attentato al Papa, il caso Emanuela Orlandi.

Redazione