Ben organizzato in difesa e con una traversa che poteva cambiare le sorti della gara, il Modena esce a testa alta dal Maradona. I calciatori del Napoli, in grande difficoltà, hanno bisogno di assimilare gli schemi di gioco di Conte. Non ci siamo! Sembra che la preparazione fatta a Dimaro e a Castel di Sangro sia stata buona solo per un casting: molti calciatori sono sul mercato e proseguono le trattative per sostituirli. Ad una settimana dall’inizio del campionato, la reazione di Conte è accettata dai tanti tifosi, passati dall’entusiasmo ai brutti ricordi dello scorso anno. I problemi di Osimhen, le difficoltà a vendere e ad acquistare nuovi calciatori, le commissioni ai procuratori dei calciatori che si svincolano a parametro zero, i rinnovi contrattuali che non arrivano, sono problemi della società. Senza alzare nessun polverone, prima di mettere piede a Napoli, Conte doveva pretendere le dovute garanzie su quei calciatori che si adattano al suo gioco.
di Elio Bove
La partita di Coppa Italia contro il Modena riporta tutti con i piedi per terra. Più ombre che luci, il passaggio di turno del Napoli fa riflettere ad una settimana dall’inizio del Campionato. Si pensava ad una passeggiata, dopo lo scivolone dell’amichevole contro il Girona. Già dopo la gara contro gli spagnoli sono suonati preoccupanti campanelli d’allarme: tanti giocatori sul mercato, la trattativa per cedere Osimhen che non si sblocca e la squadra che non riesce ad assimilare i principi di gioco del nuovo allenatore, Antonio Conte. La squadra non va perché se prendi uno come Conte, vanno presi pure i calciatori adatti al suo credo calcistico. Basta poi una compagine modesta, qual è il Modena, per far emergere le difficoltà nascoste dall’entusiasmo per aver preso Conte, il suo entourage e Lele Oriali. Ma cerchiamo di analizzare quello che non va, dopo la sofferta partita contro il Modena. La difesa, con piccoli interventi, è destinata a migliorare, liberando però Di Lorenzo e Olivera dal ruolo di centrali. Di Lorenzo ed Olivera vanno portati subito nel ruolo di quinti di centrocampo, perché con Spinazzola e Mazzocchi non si va da nessuna parte. Tutt’al più possono sedere in panchina. Con Spinazzola, molto dignitoso e volenteroso, e Mazzocchi, arruffone e quasi sempre impreciso, sei destinato a lottare per il centroclassifica. I problemi nascono anche dalla trequarti di campo in giù e non per colpa dei carichi di lavori della preparazione fatta a Dimaro e a Castel di Sangro. Contro il Modena, i tiri in porta sono stati pochi e telefonati e mai il Napoli si è reso pericoloso sotto rete. Solo confusione, sovrapposizioni prevedibili, ripetitive ed inutili, dribbling eccessivi e noia a non finire. Kvaratskhelia, Raspadori, Politano non vanno oltre la mediocrità. Lo stesso vale per i subentrati Simeone, Cheddira e Ngonge. L’ultima nota negativa è l’inconcludente centrocampo con Anguissa e Lobotka. Insomma un Napoli bruttissimo che ha rischiato di perdere la partita. Salvato dalla traversa di Palumbo, supera così i 32esimi di Coppa Italia. E adesso? Già la reazione di Conte è arrivata come era prevedibile. In pochi giorni Lukaku, Brescianini, Gilmour e David Neres, ammesso che vestiranno la maglia azzurra, riusciranno a risolvere i problemi di gioco di un Napoli oggi deludente e senza alibi?