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ItaliaCASERTA- Per fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri venduti fintamente come italiani, prodotti che mettono a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare tricolore, non rispondendo agli standard che i nostri imprenditori seguono nella creazione delle loro eccellenze, migliaia di agricoltori della Coldiretti […]
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ItaliaRiceviamo e pubblichiamo “Mentre il Governo tiene il Parlamento bloccato da mesi su premierato e terzo mandato, i cittadini sono alle prese con l’aumento del costo della vita, i salari fermi al palo e per fare una visita medica o un esame diagnostico devono attendere […]
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EvaristoBeccalossi, ex centrocampista dell’Inter, e MaurizioGanz, ex attaccante del Milan, dell’Inter, del Parma e di altre squadre di Serie A, sono pronti a mettere il loro nome e la loro passione per lo sport al servizio dei partecipanti e del pubblico della Corsa del Mito. I […]
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Maddaloni SportLa vittoria più amara della stagione. La Paperdi Caserta si prende il derby con la Geko PSA Sant’Antimo con il punteggio di 72-76, ma è matematicamente retrocessa in Serie B Interregionale vista la contemporanea vittoria della Lars Virtus Arechi Salerno contro la Virtus Cassino. La […]
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CuriositàIl 20 Ottobre incontro dibattito con gli studenti sulla cultura della legalità e dell’educazione ambientale Sarà inaugurato dal dott. Eugenio Forgillo, maddalonese doc ed attuale Presidente Reggente della Corte di Appello di Napoli, l’anno scolastico della Fondazione Villaggio dei Ragazzi. Appuntamento già fissato in agenda […]
Curiosità MaddaloniSembra una pizza, quello che si vede su un dipinto pompeiano di 2000 anni fa, ma ovviamente non lo può essere, a rigore, dato che mancavano alcuni degli ingredienti più caratteristici, ovvero pomodori e mozzarella. Tuttavia, come risulta da una prima analisi iconografica di un […]
Cultura & Spettacoli CuriositàMADDALONI- (di Elio Bove) Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto della Direzione Generale Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente che approva la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici. C’è […]
In EvidenzaMADDALONI- (di Elio Bove) Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto della Direzione Generale Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente che approva la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici. C’è anche il Comune di Maddaloni (finanziamento pari a € 2.461,16). Al via quindi gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto e del cemento-amianto presente in coperture e manufatti.E’ una grande opportunità per la nostra città per liberare dall’amianto lestrutture pubbliche. La rimozione dell’amianto rappresenta anche uno stimolo al sistema delle imprese che opera in questo settore. La lotta contro l’amianto è ancora lunga e c’è ancora tanto lavoro da fare. Gliinterventi sono estremamente necessari proprio perché risolvono criticità presenti in quegli edifici più sensibili come le scuole o dove sono presenti situazioni particolarmente a rischio come l’amianto friabile.L’amianto è un materiale utilizzato come isolante e molto diffuso fino agli anni ’90 quando ne è stato vietato l’utilizzo perché considerato cancerogeno.L’amianto è presente in natura e per le sue caratteristiche è stato utilizzato per la coibentazione degli edifici, dei tetti, dei treni e delle navi: il materiale è infatti un perfetto isolante resistente al calore ed è in grado di agire da rinforzo e supporto.E’ stato considerato un agente cancerogeno e per questo, in Italia, dalla legge 257 del 1992, ne è stata vietata la produzione e l’installazione. Le fibre di amianto infatti, in particolare sotto forma di fibrocemento o eternit, se inalate, si possono depositare all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari dove rischiano di restare per diversi anni: qui le fibre possono portare allo sviluppo di gravi malattie come l’asbestosi, il mesotelioma ed il tumore dei polmoni, che si manifestano anche dopo 15-30 anni.
Con un post sul profilo Facebook, il sindaco Giovanni Ferrara nella tarda serata del 27 agosto informa i cittadini del mancato ritiro per il giorno successivo della frazione umida. “Si avvisa la cittadinanza – si legge nel messaggio – che la ditta appaltatrice dei rifiuti […]
Dalla ProvinciaCon un post sul profilo Facebook, il sindaco Giovanni Ferrara nella tarda serata del 27 agosto informa i cittadini del mancato ritiro per il giorno successivo della frazione umida.
“Si avvisa la cittadinanza – si legge nel messaggio – che la ditta appaltatrice dei rifiuti (Buttol srl) ha comunicato in serata che a causa della mancata disponibilità dell’impianto di smaltimento, domani mercoledì 28 agosto non verrà raccolta la frazione organica (umido). Mi scuso per il disagio creato e vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione”.
Ancora disagi, quindi, per il Comune Suessolano, dove comunque la raccolta stava avvenendo a singhiozzo.
NAPOLI- (di Elio Bove) Al momento i siti di trasferenza comunali sembrano scongiurati. Il Termovalorizzatore va in manutenzione, mentre la Regione Campania chiude definitivamente la questione dello stoccaggio dei rifiuti. Si è conclusa infatti in modo unanime la conferenza dei servizi convocata dalla Regione Campania, […]
Dalla Regione In EvidenzaNAPOLI- (di Elio Bove) Al momento i siti di trasferenza comunali sembrano scongiurati. Il Termovalorizzatore va in manutenzione, mentre la Regione Campania chiude definitivamente la questione dello stoccaggio dei rifiuti. Si è conclusa infatti in modo unanime la conferenza dei servizi convocata dalla Regione Campania, con la partecipazione della città Metropolitana di Napoli delle province e delle rispettive società provinciali per la raccolta dei rifiuti per affrontare il periodo di un mese di stop per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra. Grazie alle gare espletate dalle società provinciali, dalla A2a e dalla Regione Campania, spiegano dall’ente regionale, 40.000 tonnellate saranno evacuate fuori Regione nel periodo del fermo del termovalorizzatore. Le restanti 42.000 tonnellate saranno destinate a depositi temporanei per un periodo non superiore a 90 giorni. I depositi temporanei sono distribuiti nelle diverse province, secondo il principio di prossimità. I siti individuati sono Casalduni, Caivano, San Tammaro, Polla, per un quantitativo complessivo pari al 70% del fabbisogno. Per il restante 30% saranno utilizzate aree ubicate all’interno degli stir esistenti in Regione.E’ il caso di dire che nessuna emergenza rifiuti ci sarà in Campania, a seguito della conferenza dei servizi, chiusasi nel modo sperato. Ancora pochi giorni e sarà chiarito anche il ruolo dei comuni, che il governatore Vincenzo De Luca aveva chiamato in causa. Mai dire mai.L’ accordo di massima è chiuso, ma il Piano B vale per i comuni ma anche per la Regione.
La conferenza di servizi appena conclusasi in Regione Campania ha appena stabilito i siti definitivi dove verranno stoccati i rifiuti una volta spento l’inceneritore di Acerra. La provincia di Caserta ha gin da subito individuo, non senza polemiche, l’area in prossimità dello Stir di Santa […]
Dalla RegioneLa conferenza di servizi appena conclusasi in Regione Campania ha appena stabilito i siti definitivi dove verranno stoccati i rifiuti una volta spento l’inceneritore di Acerra. La provincia di Caserta ha gin da subito individuo, non senza polemiche, l’area in prossimità dello Stir di Santa Maria Capua Vetere; tuttavia come è accaduto già in passato, doveva guardarsi anche dalle scelte della ex provincia di Napoli, oggi Città Metropolitana. Le scelte napoletane, infatti, dallo scoppio della prima grande emergenza rifiuti fino all’individuazione dell’area da ad adibire a termovaloeizzatore, sono state sempre di delicalizzarle a confine con la provincia di Terra di Lavoro. Fino alle 13 di oggi i cittadini di Polvica, di Cancello Scalo, di Maddaloni hanno atteso con il fiato in gola la decisione finale in Regione. La Sapna, ovvero la società che per conto della Città Metropolitana di Napoli gestisce il sistema rifiuti, aveva individuato due aree molto più vicine ai loro centri abitati piuttosto che ai territori comunali dove insistono: piazzolla 2 in località Pantano ad Acerra, via Boscofangone zona Asi di Marigliano. Praticamente i vertici del Triangolo della Morte ricadenti sul confine con Caserta; zone di territorio che hanno già dato alle emergenze rifiuti, fortemente iperinquinate sia dalla gestione statale che da quella camorristica.
Poco fa in Regione la conferenza dei servizi ha definitivamente escluse le due zone.
Il sollievo però dura giusto un sospiro se si pensa allo stato attuale delle due zone.
MARIGLIANO
La zona individuata è in prossimità di un canalone dei Regi Lagni già oggetto di denunce passate relativamente a sversamenti abusivi e illeciti. Il Comune di Marigliano ospita da oltre undici anni (cioè dall’ultima emergenza rifiuti) oltre
50mila tonnellate di ecoballe proprio nel sito di località Boscofangone ove la Sapna avrebbe voluto stoccare ulteriori rifiuti. Ovviamente il tempo trascorso ha con alta probabilità determinato una contaminazione del suolo, del
sottosuolo nonché della falda acquifera in prossimità di tale sito. L’area è direttamente coinvolta, per prossimità e contiguità territoriale nel problema ambientale determinato dal sito cosiddetto “Agrimonda”, che è ancora in attesa di definitiva bonifica dal 1995, data dell’evento incendiario, bomba ecologica che ha contaminato i terreni e le acque di falda. Inoltre, sempre in prossimità, sono stati infividuati 23 siti inquinati di interesse regionale già
censiti e per i quali nulla è stato fatto.
ACERRA.
Pantano-Calabricito è la zona prossima all’inceneritore di Acerra, divenuta famosa prima ancora di questa costruzione per la nascita di pecore a tre zampe o con malformazioni craniche tali da apparire due teste, fenomeno strattente correlato alle fiscatiche abusive di rifiuti pericolosi e anche radioattivi per mano della criminalità. Alla fine di luglio detta zona fu oggetto di una circostanziata interrogazione parlamentare e una forte denuncia dell’on. Antonio Del Monaco, per il falso fertilizzante scaricato nelle zone di Masseria Calabricito e Lenza Schiavone che è risultato zeppo di plastiche. I terreni, coltivati qualche giorno dopo ha riportato veleni, operazione di scarico fuorilegge di materiale nocivo per la salute di tutti. Cicli storici direbbe qualcuno, perchè proprio a Masseria Lenza Schiavone nel 2014 furono sequestratati ben due ettari e mezzo di campi coltivati ad ortaggi, posti sotto sequestro per la presenza di metalli pesanti ed agenti tossici.Le analisi dell’Arpac a cui sono stati sottoposti i terreni evidenziarono la presenza di valori di berillo, diossine, cromo, rame, zinco, stagno e idrocarburi pesanti superiori alla soglia massima fissata per legge.
Il sollievo può durare solo il tempo di un sospiro, perchè oltre a dover tenere alta la guardia, occorrerebbe attivare subito le bonifiche di territori ad alta incidenza di malattie tumorali, sterilità e malformazioni genetiche strettamente correlati all’inquinamento.
MADDALONI- Ratificato il “divorzio consensuale dalla Buttol”. Sarà la “Di Gennaro spa”, impresa con sede al centro direzionale di Napoli, a gestire il conferimento agli impianti di filiera dei «rifiuti preziosi». Si tratta del ritiro, smaltimento e vendita di carta, vetro, plastica, imballaggi misti e […]
In EvidenzaMADDALONI- Ratificato il “divorzio consensuale dalla Buttol”. Sarà la “Di Gennaro spa”, impresa con sede al centro direzionale di Napoli, a gestire il conferimento agli impianti di filiera dei «rifiuti preziosi». Si tratta del ritiro, smaltimento e vendita di carta, vetro, plastica, imballaggi misti e materiali altamente riciclabili. E’ materiale che produce un introito su cui non c’è stato mai accordo in passato. E adesso occhio ai Sir: dai tabulati ne discenderà quanto Maddaloni differenzia; quanto conferisce e quanto dovrà incassare dalla raccolta differenziata vera. E qui si traccerà lo spartiacque tra le vecchie e disastrate gestione dell’ultimo decennio e la nuova. E qui la nuova amministrazione si gioca un pezzo di credibilità, visto che l’appalto con la Buttol è stato ereditato dalla gestione commissariale. Vedremo se il passato non passa o se ci sarà un’inversione di tendenza. Più che le personali convinzioni varranno i numeri. I numeri per la frazione umida sono questi: smaltimento in media di 200 tonnellate al mese. La “Eco Ambiente srl» di Afragola con sede operativa a Caivano e specializzata, tra l’altro, in servizi di igiene urbana e bonifiche gestirà lo smaltimento a 233.87 euro a tonnellata per l’umido e 96.93 per i prodotti di sfalcio. La «piattaforma di trasbordo dell’umido» allestita presso l’ex Foro Boario, non sarà più necessaria.
MADDALONI- Esuberi sul cronoprogramma di assunzioni. Peggio di così non poteva andare. Sarà un settembre caldo anzi caldissimo. E infatti, questa mattina è partito il presidio presso il comune di Maddaloni. In discussione il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati […]
In EvidenzaMADDALONI- Esuberi sul cronoprogramma di assunzioni. Peggio di così non poteva andare. Sarà un settembre caldo anzi caldissimo. E infatti, questa mattina è partito il presidio presso il comune di Maddaloni. In discussione il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati alla Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e soprattutto Temar del gruppo Edimo. Fini qui i buoni propositi. Ma i numeri sono altri. Spalmati in due settimane la Temar dovrebbe assumere questa settimana 7/8 unità e altrettante quella prossima. Solo 2/3 sono in carico a Grarra srl. Nella migliore delle ipotesi si tratta di 20 unità Restano fuori gioco almeno 10 persone. E’ tutto? No, perchè anche i cantieri attivi sembrano verso la fine delle commesse o senza commesse sufficienti. Si ritorna la punto di partenza e ci saranno serissimi problemi. Anche perchè ci sono dei punti neri: non si conoscono le unità assorbite dalla Cacem e dalla Calbit. Manca all’appello, e questa è una vera incognita, la risposta occupazionale attesa dai cantieri dell’Alta Capacità/Alta Velocità Benevento-Napoli. Si ritorna alla realtà e si ritorna alla mobilitazione per il lavoro.
MADDALONI- Si ricomincia da dove avevamo lasciato. Dal lavoro che non arriva dai cantieri di prossima riapertura all’Interporto Sud Europa. Si ritorna dalla vacanze con una mobilitazione. Avevamo scritto che sarebbe stato un settembre caldo anzi caldissimo. E infatti, questa mattina è partito il presidio […]
In EvidenzaMADDALONI- Si ricomincia da dove avevamo lasciato. Dal lavoro che non arriva dai cantieri di prossima riapertura all’Interporto Sud Europa. Si ritorna dalla vacanze con una mobilitazione. Avevamo scritto che sarebbe stato un settembre caldo anzi caldissimo. E infatti, questa mattina è partito il presidio presso il comune di Maddaloni. In discussione il «cronopragramma per la riassunzione»: circa 30 edili presso i quattro cantieri, affidati alla Sogesa, Gnarra Costruzioni, Calabit, Cacem e soprattutto Temar del gruppo Edimo. Ma i conti non tornano. E la situazione comincia a diventare incandescente. La coperta è corta: secondo le prime indicazioni la Temar dovrebbe assumere questa settimana 7/8 unità e altrettante quella prossima. Solo 2/3 sono in carico a Grarra srl. Nella migliore delle ipotesi si tratta di 20 unità Restano fuori gioco almeno 10 persone. I conti non tornano anche perchè era stato annunciato che, a partire dal 25 agosto, sarebbe cominciata il ritorno per tutti in cantiere. Invece, mancano all’appello (nel bilancio occupazionale) le unità assorbite dalla Cacem e dalla Calbit. Manca all’appello, e questa è una vera incognita, la risposta occupazionale attesa dai cantieri dell’Alta Capacità/Alta Velocità Benevento-Napoli. Si ritorna alla realtà e si ritorna alla mobilitazione per il lavoro.
MADDALONI- L’ultima speranza sono i volontari. Le “ronde” in versione maddalonese. La proposta, che è anche una provocazione (ma non troppo) è di Peppe Vigliotta, coordinatore cittadino della Lega-Noi con Salvini. Che le ville comunali siano aree di atti vandalici in pieno giorno, di bivacco, […]
In EvidenzaMADDALONI- L’ultima speranza sono i volontari. Le “ronde” in versione maddalonese. La proposta, che è anche una provocazione (ma non troppo) è di Peppe Vigliotta, coordinatore cittadino della Lega-Noi con Salvini. Che le ville comunali siano aree di atti vandalici in pieno giorno, di bivacco, di sversamento dei rifiuti la sera e piazze di spaccio la notte, è un problema terribilmente serio.
Quindi o si chiude o si organizza un servizio di vigilanza fatto da volontari?
Partiamo da una premessa. Lo staso di degrado estremo in cui versano le villa comunali, ostaggio di bande di ogni tipo, non è più tollerabile: rifiuti; muretti abbattuti, marmi spezzati, cestini divelti, rifiuti ovunque, bottiglie, vetro, panchine vandalizzate, giostrine rotte. Siamo serie e siamo realisti: in questo letamaio, dove il degrado e l’illegalità regnano sovrani, non c’è spazio per gli utenti veri delle ville cioè gli anziani e soprattutto i bambini. Al cospetto di un simile scenario ci sono due strade: la rassegnazione o la mobilitazione. Noi optiamo per la seconda con la consapevolezza che da sole le forze dell’ordine non ce la possano fare. Il comune non ha il personale necessario.
Quindi che proponete?
Quello che si è sperimentato in altri comuni. In piccoli e grandi centri, di tutta la Penisola, fenomeni del genere sono presenti. Ebbene, si sono strappati questi spazi al degrado con l’intervento di squadre di volontari (soprattutto pensionati di viglanza durante l’orario di apertura) in stretta collaborazione con le forze dell’ordine. Si fa dappertutto, facciamolo anche a Maddaloni. Diversamente, si devono chiudere questi spazi. E’ inutile tenerli aperti. E’ indecenti giocare o passeggiare tra immondizia, vetri rotti e macerie.
Quindi in pratica, che fare?
Si chiuda per il tempo necessario per ripristinare le condizioni di sicurezza e decoro. E si riapre solo quando una squadra di volontari, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, potrà presidiare questi luoghi dall’apertura fino alla chiusura.
E quale sarebbe il profilo di questi volontari?
Come accade dappertutto anche a Maddaloni stiamo pensando alle associazioni, circoli per anziani e associazioni di ex dipendenti delle forze dell’ordine per allestire il servizio di vigilanza volontario.
La vostra è una chiamata ad atti di cittadinanza attiva?
Anche. La verità è che non si ci può aspettare tutto dalle forze dell’ordine e nè si può languire in atteggiamenti passivi. I cittadini devono riappropriarsi degli spazi pubblici e strapparli, ovviamente in collaborazione con le istituzioni, a quanti spadroneggiano.
CASERTA- Le vacanze sono un diritto inalienabile, sia che si parta o che si resti, il riposo è d’obbligo. Questi mesi estivi sono stati, per chi ha potuto, determinanti per evadere dalla routine e dal lavoro di tutti i giorni e per immergersi in quel relax […]
Dalla ProvinciaCASERTA- Le vacanze sono un diritto inalienabile, sia che si parta o che si resti, il riposo è d’obbligo. Questi mesi estivi sono stati, per chi ha potuto, determinanti per evadere dalla routine e dal lavoro di tutti i giorni e per immergersi in quel relax capace di ricaricarci fisicamente e mentalmente. Per chi parte c’è la possibilità di osservare altre realtà e di confrontarle con quelle proprie; la nostra, la provincia di Caserta potrebbe vantare una vasta offerta turistica, eppure, ci lasciamo alle spalle una evanescente stagione estiva . L’offerta turistica casertana si riduce alla Reggia con tanto di inesistente ricaduta economica ed occupazionale sulla città. Nella sola Caserta ci sarebbero da visitare la Flora, le chiese, il Belvedere, tanti parchi e piccole zone verdi che restano invece sconosciute ai turisti: mancano le informazioni, mentre attrazioni e collegamenti risultano spesso fatiscenti ed inesistenti. La centralissima piazza Vanvitelli non trasmette una bella sensazione e l’adiacente ed inutile isola pedonale (Ztl) non fa altro che svuotare il centro cittadino per rimpopolare i Centri commerciali. Il Corso Trieste che una volta era ritrovo di giovani e famiglie ora è deserto.
Non sono volata tanto lontana per scoprire che la Ztl può essere utile e perfino vivibile, un posto dove una donna può socializzare in libertà. Sono stata in Germania, la Ztl che ho conosciuto io era piena di gente attratta dai tanti piccoli ristoranti che offrivano cibi di ogni genere serviti a clienti che attendevano seduti su panchette di legno dislocate sulla piazza e ombrelloni che li riparavano dal sole, ho visto gelaterie, botteghe gremite di compratori, residenti e turisti, artisti di strada che suonavano musiche di ogni genere. Ho visto un centro città vivo, interessante, vissuto, al contrario della noia e della depressione che si respira nel nostro centro storico. Una differenza che si conosce ma che diventa tangibile nel momento in cui paragoni la tua realtà alle altre, tutto perché non siamo in grado di riconoscere il potenziale dei nostri territori, né di capire quanto l’economia possa crescere valorizzando le nostre bellezze. Ho visto parchi curatissimi e puliti, e pensavo ai tanti parchi che abbiamo in terra di lavoro. Nessuno gettava carte a terra ne altri rifiuti che potessero danneggiarne l’immagine, abbondavano grandi e piccoli contenitori dei rifiuti. Era una delizia passeggiarvi e vi erano bagni puliti con personale impegnato costantemente nelle pulizie e nella vigilanza. A Caserta i nostri parchi sono trascurati, abbandonati, eppure sono luoghi storici che potrebbero donare bellezza ed armonia. Ho scoperto di recente che a Teano vi è una bellissima cascata, abbandonata, interdetta ai visitatori perché pericolante. Ho visto un parco in Germania, meraviglioso, con una piccola cascata, un verde bellissimo, fiori e piante di ogni genere che attraevano lo sguardo degli astanti, vi era anche annesso un parco giochi per bambini ed un Bistrot. Ecco la differenza, le cose belle nella nostra provincia non si ristrutturano, semplicemente si abbandonano, mentre altrove si valorizzano e si mettono a disposizione dei cittadini. Vantiamo le spiagge più lunghe d’Italia eppure versano in uno spaventoso stato di incuria, il litorale domizio era meta tusristica fino ad una trentina di anni fa, oggi è un ritrovo per delinquenza e spaccio. Non chiediamoci più perchè Caserta è ultima nelle classifiche della vivibilità, prodighiamoci a migliorarla.
VALLE DI MADDALONI- C’è un appuntamento con il cielo stellato dell’estate. La vacanza è appena finita? I momenti di relax sono solo un ricordo? E invece, no. L”’appuntamento con il cielo stellato, l’estate, le suggestioni dell’Acquedotto Carolino e l’astronomia è per venerdì sei settembre. Anche […]
Dalla Provincia In EvidenzaVALLE DI MADDALONI- C’è un appuntamento con il cielo stellato dell’estate. La vacanza è appena finita? I momenti di relax sono solo un ricordo? E invece, no. L”’appuntamento con il cielo stellato, l’estate, le suggestioni dell’Acquedotto Carolino e l’astronomia è per venerdì sei settembre. Anche quest’anno si rinnova la tradizione: appuntamento con i volontari dell’Umac (Unione maddalonese amici del cielo) per un’osservazione guidata del cielo d’estate. Ma anche visite guidate al monumento e un momenti di degustazioni di prodotti tipici dello street food. La manifestazione è organizzata dalla pro Loco valle, sotto l’egida del comune dell’Upli. La suggestione dell’estate continua con le visite e osservazioni scientifiche fuori porta.