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Le precauzioni per le attività liturgiche. Catechesi sospesa. Funerali e matrimoni ristretti solo ai parenti

Carissimi Confratelli Sacerdoti,

Fratelli e Sorelle della nostra comunità diocesana di Aversa,

  1. Poiché il decreto governativo proibisce ogni tipo di assembramento in cui non possano essere assicurate le distanze di sicurezza tra le persone, come altre manifestazioni, fino al prossimo 4 aprile, nella nostra Diocesi di Aversa sono sospese tutte le processioni, anche quelle tradizionalmente più rilevanti, e rinviate a data da destinarsi;
  2. ugualmente sono sospese le benedizioni delle famiglie, ordinariamente promosse in questo periodo;
  3. senza arrivare a sospendere la celebrazione delle SS. Messe, come indica il Decreto del Governo, si consiglino e si incoraggino gli anziani o le persone consapevoli di qualche loro patologia o difficoltà di salute, a partecipare alla liturgia domenicale attraverso le diverse celebrazioni trasmesse dalla televisione o da altri strumenti informatici;
  4. dove sono previste celebrazioni di Cresime, e non sia al momento possibile un rinvio, si prenda contatto con il Vescovo che, allo scopo di limitare il numero dei partecipanti alle celebrazioni, è disponibile a distribuirle in più turni;

come già si è detto in altra comunicazione, si ricorda che fino alla data indicata, a scopo precauzionale, rimane

Queste indicazioni si aggiungono alle altre già date nei giorni appena precedenti. Soprattutto, però, considerando, come è stato sapientemente osservato da molti, che queste precauzioni non solo non sminuiscono l’importanza e la grandezza delle celebrazioni sacramentali ma ci uniscono in grande fraterna e spirituale solidarietà, chiedo a tutti di incoraggiare e sostenere un più intenso spirito di preghiera e di ascolto della Parola del Signore.

Come ci hanno suggerito i Vescovi Campani, auspico che, oltre la preghiera personale, si possano creare forme di comunione nella preghiera, e che, anche se a distanza, magari indicando un’ora comune, dalla propria casa o dal luogo in cui ordinariamente vive e lavora, ciascuno si possa unire con la comunità parrocchiale nella recita del santo Rosario o in una forma di adorazione eucaristica “con l’intenzione di invocare la grazia della guarigione dei malati, il conforto nell’impegno degli operatori sanitari e la fiducia per una rinnovata speranza di vita”.

Spero, nei prossimi giorni, di raccogliere e di offrire anch’io qualche proposta di condivisione nella preghiera che, anche con la mia partecipazione di Vescovo, possa aiutarci a vivere questo momento della nostra storia con la solidarietà nella fede, nella speranza e nella carità.

Affidandoci tutti alla preghiera di Maria V. M., invoco su tutti la benedizione del Signore della vita.

Redazione

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