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Maddaloni. Botta e risposta sul castello, torri e cinta muraria. L’avvocato D’Alessio risponde: “Denuncia tardiva e infondata. Abbiamo ottemperato all’ordinanza del sindaco”

“Sono ben altre le emergenze senza soluzione…”

MADDALONI- Botta e risposta in tempo reale. L’avvocato Pasquale D’Alessio non perde tempo e ribalta gli addebiti mossi dall’on. Antonio Del Monaco.

C’è un’accusa di omissione o inadempimento. Cosa risponde?

Tardiva e infondata. Tutto ciò che è stato sollevato non trova riscontro nella realtà.

Può essere più chiaro?

Si è vero c’è stata un’ordinanza del sindaco alla quale abbiamo risposto chiudendo tutti i varchi di accesso al castello e alle torri.

Ma il comune ha ordinato di «fermare le frane da crollo, la pioggia i pietre sull’area abitata e il cedimento della cinta muraria del castello…

E anche su questo abbiamo dato delle risposte chiare. Non sono mie opinioni ma è tutto documentato. Se il riferimento è all’area dello strapiombo della cava va detto che esiste una recinzione, eretta dalla mia compianta suocera Annamaria de’Sivo, che protegge da possibili, ipotetiche o eventuali cadute di massi. Quindi questi rilievi non trovano riscontro nella realtà. Non sono mie opinioni ma atti formali prodotti. Per quanto, riguarda la cinta muraria è in corso un contenzioso e ci sono delle consulenze tecniche di ufficio che parlano chiaro. Sono ben altri i problemi irrisolti.

Quali?

Da anni, confermo la mia volontà di collaborare con le istituzioni. Garantita la sicurezza, non posso fare altro che confermare ulteriormente quanto è stato denunciato, cristallizzato e certificato da diverse perizie tecniche d’ufficio sulle cause del danneggiamento dei monumenti, che sono direttamente collegate alle attività estrattive e al brillamento di esplosivi. Atti allegati a diversi esposti presentati in ordine di tempo, in tre diverse procure (Santa Maria Capua Vetere, Napoli e Roma) e base di giudizi pendenti. Siamo in attesa del pronunciamento della Corte di Appello di Napoli in merito all’occupazione abusiva dell’area fortificata di un acquedotto del Comune.

avvocato Pasquale d’Alessio

Redazione

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