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Non solo repressione ma prevenzione e cura. L’on. Antonio Del Monaco (M5S): “Femminicidio: a breve una mia PdL per prevenire la violenza di genere”

epa07207514 Women block the main entrance to Jerusalem as part of a national violence against women protest in Jerusalem, Israel, 04 December 2018. Violence against women organizers call for a nationwide strike on 04 December in protest against the government that is not doing enough against the violence against women phenomenon in Israel, according to their opinion. EPA/ABIR SULTAN

di Antonio Del Monaco* Voglio aggiungere una nota importante al mio precedente comunicato in merito al femminicidio.

Ci sono falle importanti nelle normative: la sola repressione non è sufficiente; l’ammonimento non lo è.
Ho già accennato prima all’importanza dell’educazione affettiva, partendo dalla scuola primaria.
Non solo: anche la famiglia giova un ruolo chiave, in quanto prima istituzione valoriale.
Serve una collaborazione, una sinergia a maglia, che possa davvero porre le basi per un cambiamento socioculturale.

La prevenzione, dunque, ma anche e soprattutto la cura: questi gli aspetti, a mio parere, che vanno considerati imprescindibili.
Da psicologo mi preme sottolineare quanto è fuorviante tutto il meccanismo paradossale che siamo abituati ad accettare: il carnefice, ammonito, resta libero. La vittima, viene allontanata per sicurezza ed accolta in istituti, che altro non sono che “gabbie dorate”.
Non dovrebbe subire, oltre al terrore per se stessa e i suoi cari, la negazione della propria libertà; non dovrebbe essere lasciata sola.
Non è mia intenzione criticare il lodevole lavoro di associazioni, enti e case accoglienza, che fanno il possibile per tutelare le vittime, che rischiano effettivamente la vita.
La soluzione però non può essere questa: isolamento della vittima, ammonimento del carnefice. È quest’ultimo che necessita di assistenza, cure psichiatriche: spesso si tratta di persone alcolizzate, violente, con disturbi della personalità.
Non è con la sola repressione che salveremo vittime designate.
I SerD, i SerT, ad esempio, potrebbero essere il primo step per una collaborazione efficiente tra le istituzioni.

Ci sono ulteriori passi da compiere e con la mia PdL spero di poter fare la differenza. Spero di riuscire a far comprendere l’importanza non solo della repressione ed individuazione del possibile carnefice ma soprattutto della prevenzione e della cura, e dare così un colpo alla violenza di genere.
Un colpo che non sia solo duro, ma soprattutto duraturo.

*Deputato del Movimento Cinque Stelle

Redazione

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