MADDALONI- Accade in via Grotticella. Nel budello asfaltato, trasformato in strada di primaria importanza, oltre agli ingorghi, alle code, ai residenti agli arresti domiciliari e al blocco causato dai Tir, accade pure che si rischia grosso. Una vettura, nel percorrere la strada stretta (all’altezza del comune di San Felice a Cancello) è finita con le ruote fuori strada ed è in bilico su un salto di qualche metro. Accade questo quando per l’ordinaria circolazione si è costretti a circolare in una strada secondaria inadeguata e pensata per facilitare solo lo spostamento dei residenti. Nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi e di un recupero della vettura, ancora una volta, è necessario lanciare l’allarme circolazione innescato dopo la chiusura del sottopassaggio ferroviario. Sebbene ci sia una emergenza in atto, nè i vigili urbani di San Felice a Cancello che i colleghi di Maddaloni si sono preoccupati di disciplinare l’ingorgo, mettere un freno all’assedio e mettere in sicurezza l’area. Così, si rischia di rimanere intrappolati e in coda per ore. Si rischia di rimanere bloccati nelle case. Si rischia che i Tir restino incastrati. E ora si rischia di cadere nei fossi. La storia si ripete: la manutenzione di una infrastruttura pubblica è assente. Dopo la chiusura i costi vengono volontariamente scaricati sui residenti. Il trionfo dello stato leggero, assente con una unica legge a governalo: “Arrangiatevi”. Non pervenuti i “professionisti della politica”, che oggi festeggiano a spumante le avvenute elezioni in una pseudoconsultazione di secondo livello che democraticamente vale zero. Auguri e buona fortuna invece a quanti sono costretti a circolare su via Grotticella. Che la buona sorte vi assista.
