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Villaggio dei Ragazzi, svolta decisiva: sbloccato il «piano di riparto dei crediti» anche ai dipendenti

E’ l’atto di nascita, da un punto di vista finanziario, del nuovo Villaggio dei Ragazzi, un ente in salute, senza zavorre contabili e con un futuro non condizionato e tutto da pianificare

MADDALONI- All’inferno e ritorno. Il Villaggio dei Ragazzi nove anni dopo: dal crack finanziario, alla richiesta di fallimento per bancarotta fraudolenta (avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere), al censimento di 33 milioni di euro di debiti fino all’approvazione del concordato preventivo, è stato fatto un lungo percorso in salita. Ma di tutti gli enormi progressi fatti, c’è un atto semplice esimbolico, che segna davvero la svolta. Arrivano gli assegni circolari non trasferibili per i dipendenti: il giudice liquidatore Monica Osteria ha sbloccato il «piano di riparto ai creditori privilegiati e ai dipendenti». Sebbene sia in corso il primo riparto parziale è l’inizio delle nuova svolta. E’ l’atto di nascita, da un punto di vista finanziario del nuovo Villaggio dei Ragazzi, un ente in salute, senza zavorre contabili e con un futuro non condizionato e tutto da pianificare.

Svolta anche per la ristrutturazione degli immobili: 14 milioni di euro per la riqualificazione energetica e strutturale

Con un atto, apparentemente minore ordinario, ma atteso da nove anni (dal lontanissimo 2015) per un un centinaio di dipendenti storici arriva la risposta attesa con molti sacrifici. Le classi dei creditori sono ben sette: ma i dipendenti, anche in virtù del contratto di solidarietà hanno rinunciato, nel tempo, a circa il 3,0 per cento delle spettanze dovute. E’ una prima svolta che sommata ai cospicui finanziamenti per la ristrutturazione immobiliare, adeguamento energetico e ammodernamento (pari a 14 milioni di euro) della parte degli immobili oggi priva di manutenzione,crea le promesse per un nuovo furturo sereno. Il futuro prossimo passa anche attraverso il completamento del processo di alienazione dei beni immobili. Al momento, resta problematica la vendita della colonia marina di Torre Pedrera di Rimini è in picchiata: da circa 2,5 milioni di euro è sceso a poco più di un milione. La vendita del patrimonio immobiliare, esistente a Maddaloni, è subordinato alle valutazioni della Soprintendenza e del relativo interesse culturale a cominciare dalla panoramica Villa Santamaria.  Più che soddisfacente la vendita dei tre appartamenti di Roma.

Il testo delle comunicazioni inviate ai dipedenti

Redazione

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