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MADDALONI- Una bonifica rimasta a metà. E’ un mistero la sospensione dei lavori di rimozione di tonnellate di rifiuti nell’area perimetrale della Turbogas al ridosso dell’A30. Sono state portate via tante tonnellate di rifiuti, comprese i resti di vecchie discariche stratificate nel tempo. Poi all’improvviso, il sistema si è inceppato: da circa un mese, uno scarrabile semi pieno, plastica differenziata e altri rifiuti non sono più stati rimossi. I rallentamento o il blocco di conferimento alle piattaforme ha giocato un ruolo decisivo. Poi c’è il problema che la quota di discariche rimosse va nel computo generale degli sversamenti attribuiti si singoli comuni. E c’è pure un precedente; sempre nella stessa area, l’Astir nel 2012 fece un’opera di pulizia analoga. Poi si inceppò il sistema di conferimento. E i big bag rimasero a terra. Diventarono spazzatura e furono incendiati: e così la discarica riprese vita. Oggi, si corre lo stesso rischio: fatta la rimozione, al momento parziale, c’è la possibilità di un ritorno ala passato. Una nota positiva: l’installazione di videocamere che dovrebbe dissuadere le organizzazioni dello sversamento pirata. Un primo risultato è stato ottenuto: le prostitute hanno traslocato. Invece, di esporre se stesse e soprattutto le targhe dei clienti all’occhio indiscreto elettronico si sono spostate di qualche metro: sul ciglio opposto della strada. La privacy va sempre tutelata anche o soprattutto quando si tratta di sesso mercenario.

bocchetti