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Martedì 14 maggio 2024 alle ore 17 presso il Foyer del Teatro Comunale di Caserta si è tenuto, in un’atmosfera intima ma al contempo partecipata anche con diretta social, un importante evento celebrativo della figura semplice, preziosa, intensa di padre Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta. L’occasione è stata la presentazione del libro “Padre Nogaro 90 anni per Cristo” edito dall’Associazione “A Barchetta” ODV a firma di Antonio Barchetta e Michele Schioppa nel 2024

CASERTA– Martedì 14 maggio 2024 alle ore 17 presso il Foyer del Teatro Comunale di Caserta si è tenuto, in un’atmosfera intima ma al contempo partecipata anche con diretta social, un importante evento celebrativo della figura semplice, preziosa, intensa di padre Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta.

L’occasione è stata la presentazione del libro “Padre Nogaro 90 anni per Cristo” edito dall’Associazione “A Barchetta” ODV a firma di Antonio Barchetta e Michele Schioppa nel 2024.

Tanti amici del vescovo e sacerdoti della Diocesi presenti alla manifestazione che rientra nel cartellone di eventi della 22 edizione del Ciclo “Tu Donna”.

Alla presenza del servizio d’ordine dell’UNAC di Maddaloni (con la presenza del presidente Cav. Dott. Gaetano Letizia) e delle hostess del Teatro Comunale, hanno occupato il tavolo di presidenza l’assessore Vincenzo Battarra del Comune di Caserta in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Caserta; don Nicola Lombardi collaboratore instancabile di mons. Raffaele Nogaro e curatore del Fonde dello stesso Vescovo Emerito, l’avv. Alberto Zaza d’Aulisio e gli autori: Maestro Antonio Barchetta e il cronistorico maddalonese Michele Schioppa (in collegamento da Busto Arsizio).

In più di un’occasione, gli autori, hanno evidenziato e ringraziato quanti a diverso titolo, anche economico, supportando gli autori stessi e l’Associazione “A. Barchetta” Odv, anche nelle spese materiali di stampa, hanno consentito la pubblicazione. Di fatto, prendendo le mosse dalla frase di don Giuseppe Moscati “Chi ha metta, chi non ha prenda”, alludendo alle ultime spese da coprire per la gratuita diffusione e per una nuova ristampa sempre per la larga diffusione con una integrazione della galleria fotografica.

Sono inoltre intervenuti con delle testimonianze: don Nicola Buffolano, Lucia Villano, Silvana Cefarelli, Mimmo Marzaioli e don Pasquale Lunato.

Ha introdotto l’evento l’avv. Alberto Zaza d’Aulisio, presidente della Società Storia Patria di Terra di Lavoro, che ha contestualizzato l’iniziativa. Il moderatore ha dunque passato la parola a uno degli autori, al cronistorico maddalonese Michele Schioppa, che ha raccontato le fasi che hanno portato alla decisione di realizzare la pubblicazione dedicata a Padre Raffaele Nogaro, e l’organizzazione del lavoro nonché le collaborazioni che a diverso titolo hanno consentito la produzione editoriale. In particolare, come, come nel caso di altre biografie di sacerdoti casertani, una fase embrionale dello studio è passato attraverso i profili biografici pubblicati nella collana editoriale “Chi è?” e gli articoli per L’Eco di Caserta. È emerso, in questa fase e più volte nel corso della serata, il coinvolgimento di don Nicola Lombardi, fidato collaboratore di padre Raffaele Nogaro nonché suo curatore del fondo documentale e bibliografico.

Il moderatore ha dunque, riprendendo il ruolo e la figura nonché l’importanza dell’impronta di padre Raffaele Nogaro per Caserta città e Diocesi, passato la parola al Maestro Antonio Barchetta, fondatore e presidente dell’associazione omonima.

Questi, ha ripreso delle pagine e delle foto del libro sottolineando gli aspetti della famiglia d’origine. Leggendo dei passi ne è emersa l’autenticità della figura di Padre Raffaele Nogaro. Gli ha fatto eco il moderatore Zaza d’Aulisio sottolineando come emerga grande modestia e un enorme lascito spirituale, che si può definire inestimabile.

È stata la volta della testimonianza di don Nicola Lombardi, curatore della postfazione del libro “Padre Nogaro 90 anni per Cristo” che ha paragonato il vescovo emerito a una miniera in quanto più si scava nella sua personalità, spiritualità, saggezza, modestia, teologia più emergono ricchezze spirituali ed esegetiche contribuendo ad arricchire la sua saggezza teologica.

Un patrimonio, quello prodotto da Nogaro, ha riferito don Nicola in continua scoperta, testimoniando che prossimo alla pubblicazione omnia degli scritti del periodo sessano è stato costretto a fermarsi in quanto dal suo fondo documentale continuano ad emergere testi inediti da inserire.

Il sacerdote maddalonese collaboratore di Nogaro ha parlato degli scritti e degli interventi, ancora oggi prolifici, del padre Vescovo che ne delineano un continuum di Lezione di Teologia contemporanea.

Circa la caratteristica letteraria e poetica di Nogaro, l’avvocato Zaza d’Aulisio ha riferito come presso la Società di Storia Patria si stia facendo un lavoro di recupero dei materiali degli uomini della Chiesa di Caserta in tal senso impegnati, evidenziando anche che non ne sono molti, facendo riferimento a delle eccezioni in tal senso del passato come i vescovi Mangino e Palladino.

È stata dunque la volta dell’intervento dell’assessore alla Cultura e non solo, il dott. Enzo Battarra, che ha salutato la platea portando anche il saluto dell’amministrazione comunale e del sindaco Marino, evidenziando come abbia gradito la richiesta di organizzare l’evento a Caserta e a maggior ragione presso il Foyer del Teatro Comunale di Caserta per il quale lo stesso assessore si sta spendendo molto per la sua valorizzazione come spazio culturale della città.

Battarra ha ricorda che l’amministrazione comunale come atto massimo ha dato la cittadinanza onoraria a padre Raffaele Nogaro e che lui stesso riconosce che si tratta di una figura carismatica, dotata di magnetismo, della capacità di ascoltare, della capacità di porsi al livello dell’interlocutore, tutte capacità eccezionali. Ha ricordato ancora che, in particolare in occasione dei Te Deum, l’amministrazione ha assorbito le sue legittime osservazioni. E infine ha affermato che le parole di Padre Nogaro hanno un peso.

È stata la volta dell’intervento di don Nicola Buffolano che ha riferito del particolare dono di grazia derivato da La Canonica della chiesa del Redentore. In essa, con gli incontri promossi o con la partecipazione di padre Raffaele emerge un forte Carisma, un  seguito fa testimonianza anche delle generazioni che non l’hanno conosciuto come vescovo, facendo riferimento agli studenti dell’istituto di Scienze Religiose. Inoltre, ha evidenziato che a suo parere i confini del ruolo istituzionale di vescovo in carica lo limitavano, per quanto avesse sempre la grinta di sostenere le sue posizioni e battaglie, mentre da emerito vive uno spirito più sereno ed esprimere il suo vangelo con messaggio semplice, chiaro e diretto.

Ha fatto seguito l’intervento di Silvana Cefarelli Dafne che ha raccontato il suo rapporto filiale con il Vescovo Nogaro che tra i tanti pregi ha quello di valorizzare tutte le persone e trovare del buono in ognuna di esse.

Ha raccontato delle sue visite a Gradisca, paese natale di Nogaro, e delle conversazioni avute, ad esempio nel settembre 2016 a un mese della morte della sorella del vescovo, con alcuni suoi compaesani che lo ricordano con piacere così come i suoi genitori.

Qui, ad esempio, è emerso che a padre Raffaele non piaceva il cibo del seminario dunque la madre, ma anche il padre, con la bicicletta, indipendentemente dalle condizioni metereologiche gli portavano il cibo.

Proseguendo sono state analizzate alcune foto con spiegazioni aneddotiche rimandando gli astanti, e coloro i quali erano collegati via facebook a seguire la diretta dalla pagina Associazione “Aniello Barchetta”, dov’è tuttora presente la registrazione liberamente accessibile, a consultare il libro.

È seguito l’intervento di Lucia Villano, storica figura diocesana soprattutto nell’ambito dell’Azione Cattolica e tra le più assidue collaboratrici di padre Raffaele Nogaro, che ha raccontato come in occasione degli anniversari del 2023 sia stato difficile poter organizzare qualcosa di celebrativo perché Nogaro non voleva per umiltà ma che l’audacia e il coraggio nonché la determinazione di Michele Schioppa e Antonio Barchetta è stata tale per cui Nogaro ha dovuto accettare questo omaggio editoriale e commosso ringrazia gli autori per quanto fatto.

Altro intervento importante è stato quello di Mimmo Marzaioli che ha ricordato la figura di Nogaro rispetto all’impegno sociale e politico, politico e non partitico ma come ispiratore di una riorganizzazione della Civitas Casertana che animato le forze progressiste cittadine per dare la svolta dopo tangentopoli.

Non sono mancati anche il ricordo di attacchi personali a Nogaro, definito anche in modo improprio in presenza di San Giovanni Paolo II, e a tal riguardo ha fatto eco don Nicola Lombardi, rispetto ai rapporti con le personalità che si sono scagliate contro Nogaro, che il vescovo ha sempre combattuto gli atteggiamenti ma mai le persone che rispetta profondamente. E, più avanti nella serata, ha chiarito come gli interventi di Nogaro di trent’anni e più fa sono oggi i moniti di papa Francesco.

Ultimo intervento della platea è stato quello di don Pasquale Lunato che ringrazia Dio per il grande dono di Padre Raffaele Nogaro e ha raccontato l’aneddoto del loro primo incontro in occasione della chiusura di un mese mariano a Casertavecchia, e ancora dell’impegno negli anni della sua formazione accademica e del sostegno paterno ed ecclesiale nel corso della sua battaglia contro la discarica Lo Uttaro che ha portato tante vittime nel territorio di San Nicola La Strada dove è stato parroco delle due parrocchie per un trentennio. Parlando della figura di Nogaro lo ha definito “Parola di Dio Vivente” grazie alla quale vi è stato un risveglio culturale, riscatto per l’università e sociale e che per Nogaro incontrare un uomo significa incontrare Dio.

Redazione