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MADDALONI- Il futuro è tra noi. E cominciano a sfrecciare, per il momento solo mediante una simulazione virtuale (realizzata da Ferrovie dello Stato italiane) i treni dell’Alta Capacità ferroviaria Napoli-Bari. Quelli che spaccheranno in due il territorio di Valle di Maddaloni. E attraverseranno, da nord-ovest a nord-est (tratta storica Cassino-Napoli) il territorio di Maddaloni. Quest’ultima, per permettere l’ingresso nell’area abitata dei treni (che viaggeranno alla velocità massima di 120 km/h) sarà ammodernata, infrastrutturata, insonorizzata. In più saranno eliminati tutti i passaggi a livello mediante un sistema di viabilità alternativa complanare e interventi multipli di sovrappasso e sottopassi. A cui si aggiungeranno indennizzi e opere di compensazione: Valle di Maddaloni ha chiesto 10 milioni di euro e Maddaloni ben 60 milioni sotto forme di interventi infrastrutturali compensativi collegati al miglioramento, completamento e potenziamento della viabilità esistente. Al momento, già si lavora: a Valle di Maddaloni sono cominciati gli interventi di sminamento. A Maddaloni invece si è ancora  alle opere di prospezione geotecnica preliminare: prove di resistenza e risposta alle vibrazioni dei suoli e rilevamenti o prelievi sulla falda freatica. A Valle è in fase di avanzamento l’attività di esproprio e indennizzo dei suoli (abbattimenti compresi). A Maddaloni, sono stati recapitati 800 provvedimenti di esproprio. Altri 100 saranno perfezionati entro agosto. Per i proprietari che non hanno impugnato gli importi è già stata avviato il pagamento dell’80 per cento dell’indennizzo di esproprio. Tutto sta accedendo con grande rapidità. Per questo, è doveroso guadare (anche in video) come cambierà il territorio grazie ad un’opera nazionale strategica. Proponiamo due visioni. La prima illustra come cambierà la tratta storica partendo da Napoli fino a Cancello. Si coglie subito che l’interconnessione con la stazione Alta velocità di Afragola consentirà al territorio tutto, e alla conurbazione casertana in particolare, di godere di un collegamento metropolitano diretto con l’hub dell’alta velocità. Un passo in avanti straordinario in termini di logistica e mobilità che sottolinea, se mai ce ne fosse stato bisogno, di quanto possedere una stazione o fermata metropolitana nel cuore della città sia una risorsa insostituibile. Il secondo video riguarda da vicino i territorio di Maddaloni e Valle di Maddaloni. Non ci sarà l’animazione dell’arcinota tratta storica ma dei nuovi binari che si svilupperanno a partire da Cancello. In questo caso, va posta massima attenzione ai primi 40 secondi di animazione. Subito è visibile lo sviluppo dei binari partendo da Cancello. Questi, lungo la tratta Cancello-Frasso Telesino, affronteranno il «salto del montone» nel territorio di Maddaloni. In concreto, si tratta della grande curva che  scavalca l’Appia in prossimità di «località giardinetti». E su piloni i binari proseguiranno lambendo la parte anteriore del cimitero. Da qui, si infileranno (nell’attuale proprietà Tixon) nel tunnel di Monte Aglio che consentirà di bypassare l’Acquedotto Vanvitelliano. E poi, sempre su piloni, la strada ferrata toccherà l’ingresso di Valle di Maddaloni per proseguire la sua corsa verso il Sannio.
Per la cronaca, il sindaco di Valle di Maddaloni Francesco Buzzo ha avviato tutti i contatti con la Regione per monitorare la trattativa sulle compensazioni. Dal primo incontro con Costantino Boffa (di fatto il manager dei rapporti con le istituzioni locali) si è appreso che sussistono sette milioni di euro per l’indennizzo dei territorio. Ai quali la Regione ne ha aggiunto 50 milioni per tutti i quattro lotti campani. A queste cifre, ancora esigue, saranno adeguatamente rimpinguate a settembre (dopo la firma della convenzione Ministero-Regione). Ultima nota a piè di pagine per la classe, forse dirigente, di Maddaloni. Assente, silente e disinformata, ancora una volta è costretta a rincorrere gli eventi. Forse potrebbe toccare di nuovo ad un commissario inaugurare anche i cantieri. Una cosa è certa: o questo treno (progettuale finanziario) sarà preso al volo o Maddaloni sarà travolta. Per una classe politica che in quarant’anni è riuscita solo ad imbastire contenziosi milionari perdenti con Fs è l’ultima occasione per ricucire lo strappo con il territorio, per recuperare la credibilità perduta e guidare e non subire i grandi interventi.
 
 
 
 
 
 
 
 

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