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All’esito di una complessa attività di analisi operativa di rischio, denominata
“FALSI CIECHI” ed elaborata, a livello centrale, dal Nucleo Speciale Spesa
Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, i
Finanzieri del Comando Provinciale di Crotone avviavano un’articolata attività
di indagine di polizia giudiziaria ed economico finanziaria al termine della quale
veniva deferito alla Procura della Repubblica di Crotone un responsabile per
“Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”.
L’attività operativa è stata svolta al fine di rafforzare l’azione di presidio e vigilanza
nel settore delle prestazioni economiche per le invalidità civili, con particolare
riferimento allo strumento sociale del riconoscimento pensionistico a favore dei
ciechi civili assoluti, vale a dire soggetti con residuo visivo pari a zero in entrambi
gli occhi che per tale motivo risultino inabili al lavoro a causa di tale minorazione.
In particolare, la componente specialistica del Corpo ha acquisito presso l’Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale, i dati concernenti i percettori di assegni di
pensione di invalidità e/o di indennità di accompagnamento concessa ai ciechi
civili assoluti, con riferimento a tutto il territorio nazionale. I nominativi forniti dall’
INPS sono stati comparati con l’esito dell’interrogazione della banca dati dei
titolari di patente di guida presso la Motorizzazione civile. L’incrocio dei dati
estrapolati dalle banche dati menzionate hanno permesso di individuare i
percettori che, riconosciuti ciechi civili e quindi beneficiari della pensione di
invalidità e/o dell’indennità di accompagnamento derivante da cecità totale
avessero successivamente ottenuto il rilascio ovvero il rinnovo della patente.
Partendo da tale base informativa i militari del GRUPPO di Crotone, hanno
intrapreso mirata attività di riscontro nei confronti di M.A., classe ’54, di Strongoli
(KR). I Finanzieri crotonesi hanno provveduto ad acquisire la certificazione medica e la
documentazione afferente il riconoscimento degli emolumenti previdenziali da
parte degli Enti di riferimento, procedendo, altresì, all’esecuzione di servizi di
osservazione, controllo e pedinamento.
L’attività compiuta ha permesso di accertare che – a fronte della percezione,
dal 2011, della pensione di invalidità civile e relativa indennità di
accompagnamento, per cecità totale, per un ammontare di oltre 160 MILA
euro – il soggetto controllato conduceva, con assoluta normalità, tutti gli atti di
vita quotidiana spostandosi da un luogo all’altro utilizzando la propria autovettura.
In relazione a quanto appurato, le Fiamme Gialle del GRUPPO di Crotone hanno
deferito il M.A. alla locale Procura in relazione all’ipotesi di reato previsto e punito
dall’art. 640 bis C.P. “Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni
pubbliche”, richiedendo, altresì, l’immediato sequestro dei beni
patrimoniali per il valore pari agli emolumenti previdenziali illecitamente
percepiti nel corso degli anni.
Su richiesta del Sostituto Procuratore Alessandro RHO, che ha coordinato le
indagini, il Giudice per le Indagini Preliminari, Dottoressa Romina RIZZO, ha
disposto il sequestro di beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie per
160.000 euro, che i militari del GRUPPO di Crotone stanno eseguendo in queste
ore.
Il contrasto alle frodi alla spesa pubblica previdenziale ed assistenziale è,
soprattutto in questo momento storico, di fondamentale importanza per impedire
la sottrazione indebita di risorse pubbliche destinate al sostegno di soggetti deboli
e bisognosi, contro ogni forma di comportamento disonesto e sleale che crea
grave nocumento alle casse erariali.
L’azione di servizio svolta costituisce un esempio di come la Guardia di Finanza
sia in grado di sviluppare, grazie ai suoi Reparti Speciali, complessi processi di
analisi che consentono ai Reparti territoriali di agire in modo chirurgico per colpire
le più subdole frodi in danno della collettività.

Redazione