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MADDALONI- Domenica delle Palme? E vai con l’ingorgo. Tutti uomini e donne di pace dentro le chiese. Ma ferocissimi automobilisti per le strade. Pii, anzi piissimi con le facce rattristite e rabbuiate dentro il cimitero. Tutti devoti cultori della memorie dei cari estinti. Fuori arcigni automobilisti, tutti in coda, tutti intenti nella guerra guerreggiata della caccia al posto auto. E ovviamente felicissimi di pagare l’obolo semiestorsivo al parcheggiatore abusivissimo di turno. Nel paese senza speranza, ovvero Maddaloni, è andato in scena il rito pagano della doppia morale. Insomma, si predica ma non si pratica. Tanti buoni sentimenti di facciata nel tempio e guerriglia urbana sulle strade. Così, al cimitero affollato si sono viste scene di pura follia: code lunghissime e assalto ai parcheggi. Corso I Ottobre trasformato in una giungla: tutti in chiesa ad osannare l’ingresso in Gerusalemme dell’Agnello. Fuori era impossibile camminare a piedi: auto parcheggiate quasi sopra il sagrato del Corpus Domini, piena zeppa piazza de Sivo, auto parcheggiate a destra e sinistra fino a piazza Matteotti e senso unico obbligato. Piazza Matteotti trasformata in un bivacco per automobili. Il record è stato registrato in via Santacroce davanti alla Chiesa detta dei Cappuccini: le auto hanno abbattuto persino la residua recinzione del terrapieno in cemento della vicina chiesa del Carmine; la piattaforma di cemento trasformata in parcheggio e tutto intorno auto a chiudere il parcheggio più che abusivo. Il rito della palma val bene il disprezzo delle più elementari norme di civile convivenza. Storia di devozione, inciviltà e violenza privata. Si perchè, secondo il nuovo codice della strada (in discussione in Parlamento) la sosta selvaggia e l’occupazione ad oltranza degli spazi per il libero transito sarà configurata come un reato di violenza privata. E già: la violenza privata dei devotissimi cultori del rito della pace e della riconciliazione. Augurio Maddaloni, territorio senza speranza.

Redazione