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Casello autostradale sull’A30: accordo comune-ministreo: 750 mila euro per la rimozione dei rifiuti tombati. Inaugurazione slitta inesorabilmente verso fine 2024

MADDALONI- Un evento atteso da 19 anni. Scongiurata la paralisi. Trovato l’accordo: il Ministero delle Infrastrutture concede al comune di Maddaloni, in qualità di ente attuatore, circa 750 mila euro che permetterà la bonifica urgente dei terreni contaminati su cui dovrà sorgere la rotonda raccordo con la viabilità ordinaria sulla provinciale 335. E’ questo in sintesi allaccordo siglato dall’ing. Stefano Piscopo (per contro dell’enete locale) e i funzionari del Mit. E’ l’atto finale prima del completamento, e questa volta per davvero, di tutti gli intreventi in programma. Prima delle bonifica lo svincolo non potrà essere riaperto al traffico. In concreto, il comune dovrà avviare una gara per la rimozione e coferimsnto in discarica delle batterie esauste e terreni contaminati presenti sotto la rotonda di accesso. In comtemporanea Autostrade per l’Italia dvrà completare le due palazzine uffici, i sottoservizi, gli impianti illuminazione, l’ «area ad alta automazione» per il pagamento del pedaggio e le rampe di accelerazione di ingresso e uscita dalla carreggiata della Caserta-Salerno. Rivoluzionato il cronoprogramma: settembre e ottobre saranno assorbiti dalle operazioni di bonifica. In assenza di intoppi, sperando nelal clemenza delel condizioni meteo, è verosimile che entro novembre gran parte delle opere possano essere consegnate. Tanrto preesso si può fare una prima previsione attendibile: l’inaugurazione potrebbe essere programata per dicembre. Insomma, grazie agli accordi con il Mit tutto slitta di qualche settimana. Quello che sorprende non sono gli accordi e nemmeno la revisione del crionorpogramma ma come, al cospetto di un evento destinato a rivoluzioonae l’assetto infrastruttirale del territorio (anche per le ricadute economiche) perduri un silenzio tombale come se esistesse qualcosa di più importante delle infrastrutture, delleo sviluppo e del lavoro in una congiuntura storica dove si sta costruendo la nuova viabilità della Zona Zes al servizio dell’Interporto e scalo merci ferroviario.

Redazione