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SAN FELICE A CANCELLO – Trapela preoccupazione la situazione nella città della Valle di Suessola. Ad allarmare la comunità sanfeliciana è stata l’ordinanza 88 emessa in nottata dal presidente De Luca, che nel prorogare la zona rossa a Marcianise ed Orta di Atella, reca nella sua premessa il seguente rilievo dell’Asl di Caserta».

«Dall’evidente permanenza di indicatori di criticità, si ritiene che ci siano indicazioni per la conferma delle restrizioni adottate in data 25/10/2020. Inoltre, tenuto conto delle condizioni epidemiologiche dei comuni suddetti, si ritiene necessario attenzionare i comuni di: San Felice a Cancello, Cesa, Succivo, Castel Morrone e Sant’Arpino i quali presentano una prevalenza alta rispetto alla media provinciale. Con l’occasione si segnala che la maggior quota dei Comuni sopra indicati sono confinanti con l’Area metropolitana di Napoli”.

«Per quanto riguarda il numero di contagi nel nostro territorio – spiega il sindaco Giovanni Ferrara – è bene specificare che sono continuamente in contatto con L’ASL e l’Unitá di Crisi Regionale. Il trend in crescita non è dei migliori per questo motivo siamo attenzionati dai vertici come Comune. Non è da escludere, in prossimità, un cambiamento dell’identificazione del nostro Paese rispetto a quello dichiarato nella giornata di ieri dal Governo». Si attende quindi quale decisione vorrà adottare il presidente De Luca nelle prossime ore, anche se per ora ha inteso solo prorogare i provvedimenti su Marcianise ed Orta di Atella.

Continuano, intanto, gli incontri sulla situazione dell’Ave Gratia Plena di San Felice a Cancello. Con la sospensione delle attività sanitarie ordinarie, così come già avvenuto durante il primo lockdown, anche questa volta si era deciso di dislocare i medici, nello specifico i cardiologi, laddove erano più utili ovvero presso il Covid Hospital a Maddaloni. Proprio così come avvenuto nei mesi scorsi, sia dall’interno della struttura (i medici interessati) che la politica (i sindaci di Arienzo e San Felice) hanno inteso sollevare la protesta contro le decisioni dell’Asl, anche se nel resto d’Italia sono stato richiamato medici in pensione, altri si sono prestati volontariamente, per dare una mano in questo periodo drammatico. A San Felice a Cancello, invece, è stato scongiurato tale trasferimento.

«A seguito di un incontro con il direttore Russo, L’ASL e i medici – continua ancora Ferrara – si è giunti alla conclusione che l’ospedale di San Felice a Cancello verrà rafforzato ed intensificato nel presente e nel futuro. Non svenderemo il nostro ospedale, abbiamo già bloccato il trasferimento di medici ed infermieri. Inoltre, in questi giorni inizieranno lavori di manutenzione per convertire un’ala dell’ Hospice in Reparto Covid».

In altre parole, l’ospedale di San Felice a Cancello ospiterà i pazienti covid, magari asintomatici, che non necessitano di cure particolari.

Redazione On Line