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L’Associazione Mondragone Bene Comune insiste nel denunciare ripetute illegittimità nell’azione dell’Amministrazione comunale a guida Lavanga, che richiederebbero l’intervento della Prefettura, dell’ANAC e della Procura della Corte dei conti (e forse anche della Procura della Repubblica). Si susseguono affidamenti contra legem (a partire dal Campo sportivo e dal Palazzetto dello sport) e proroghe immotivate di appalti e servizi (alcune proroghe vanno avanti da anni). Permangono gravi incompatibilità e conflitti d’interesse. Persistono inadempimenti di legge, a partire da quelli relativi alla trasparenza, che oltre al Comune coinvolgono anche le società, partecipate o affidatarie, che gestiscono i servizi pubblici. E’ un Comune fuori controllo, anche perché di alcuni di coloro che sarebbero deputati a controllare si sono perse da tempo le tracce.

Come si ricorderà, con la c.d. Riforma Brunetta (D.Lgs. n.150/2009) è stato modificato il sistema dei controlli prevedendo l’“Organismo indipendente di valutazione” (Oiv), sostitutivo dei vecchi sistemi di controllo interno, con il precipuo compito di esercitare, in piena autonomia, le attività di controllo strategico. Rientra comunque nella discrezionalità del singolo Comune la scelta di costituire o meno l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) o lasciare in vita il vecchio Nucleo di Valutazione (o “Organismo indipendente di valutazione”). E il comune di Mondragone ha scelto (?) di restare con il vecchio Nucleo di Valutazione (una scelta che non condividiamo, ma, tant’é). Resta il fatto che al vecchio Nucleo o al nuovo OIV compete – tra l’altro– la responsabilità di monitorare il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni e di elaborare una relazione annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi.

L’ANAC ha richiamato l’attenzione alla scadenza del 15 settembre 2023 relativa alla compilazione della scheda di acquisizione dei dati sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione. Un adempimento che era stato già posticipato dal 31 luglio al 15 settembre. L’adempimento spetta al soggetto che riveste la qualifica di OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) o che è incaricato delle funzioni di attestazione previste dalla delibera n. 203/2023. Entro il termine del 15 settembre, la scheda di rilevazione deve essere completata, quindi estratta in formato pdf tramite la funzione “Scarica griglia in PDF” e pubblicata nella sezione “Amministrazione trasparente” o “Società trasparente” dell’Amministrazione/Società/Ente per il quale si svolgono le funzioni di “OIV” o Nucleo di Valutazione: https://www.anticorruzione.it/-/delibera-n.-203-del-17-maggio-2023.

Per non essere tacciati di pignoleria, abbiamo fatto passare qualche giorno rispetto alla scadenza del 15 settembre  e il 20 settembre abbiamo “interrogato” il sito del Comune di Mondragone, ma dell’attestazione del Nucleo di Valutazione non abbiamo trovato traccia: https://cloud.urbi.it/urbi/progs/urp/ur1UR033.sto?DB_NAME=n200850&NodoSel=71. L’ultimo documento caricato risale al giungo 2022.

Passi l’inopportunità che qualche membro del Nucleo svolga anche altre funzioni per il Comune di Mondragone (il controllore dovrebbe astenersi dallo svolgere altri compiti per conto del controllato). E passi pure il mancato ricorso all’OIV, che avrebbe tra l’altro imposto regole molto più stringenti per le nomine dei componenti. Ma di fronte ad un Nucleo inadempiente, non si può restare inerti. Sono in ballo responsabilità ben precise e qualcuno dovrebbe chiedere conto di tutto ciò.

Come sottolinea l’ANAC, l’OIV o Nucleo di Valutazione, oltre alle attestazioni sugli obblighi di trasparenza e all’importante ruolo nella procedura di adozione dei codici di comportamento, offre anche un supporto metodologico al RPCT e agli altri attori, con riferimento alla corretta attuazione del processo di gestione del rischio corruttivo, fornisce dati e informazioni utili all’analisi del contesto (inclusa la rilevazione dei processi), alla valutazione e al trattamento dei rischi e favorisce l’integrazione metodologica tra il ciclo di gestione della performance e il ciclo di gestione del rischio corruttivo. Non si tratta, come è ovvio, di meri adempimenti formali e burocratici (anche se spesso si riducono a questo), ma di azioni sostanziali per garantire la trasparenza, per scongiurare la corruzione e per contribuire ad assicurare il buon governo.

Capite perché affermiamo che siamo un Comune “fuori controllo”? Dobbiamo solo sperare che qualche Istituzione sovracomunale prima o poi si decida a metterci le mani.

Redazione