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Per tutta la vita ha lottato contro le barriere architettoniche. Le ha provate tutte (dalla proposta, alla protesta e alla denuncia) per cercare di far comprendere, soprattutto a chi aveva responsabilità di governo, che una città non può e non deve escludere nessuno. Il nostro compianto Paolo Palmieri è stato instancabile nel pretendere per tutti il rispetto e il diritto all’autonomia, a una piena partecipazione e inclusione e a non essere discriminati o limitati. Questo è uno dei tantissimi interventi che Paolo Palmieri ha messo in piedi negli anni:  https://www.v-news.it/mondragone-nuovo-ricorso-di-paolo-palmieri-al-garante-regionale-dei-diritti-dei-disabili/. Quasi sempre nell’indifferenza generale.

Ed è a lui, al nostro carissimo Paolo Palmieri,  che è andato il nostro primo pensiero quando abbiamo letto del recente finanziamento di 78.974,76 € per l’inclusione delle persone con disabilità per l’anno 2024 che il comune di Mondragone avrà per il potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado: https://disabilita.governo.it/media/pepptzym/decreto-6sett2024-con-firme-signed-2.pdf?utm_source=newsletter_2317&utm_medium=email&utm_campaign=gazzetta-ifel-il-podcast-n-65-settimana-26-ottobre-1-novembre. Sono 176 gli alunni con disabilità (come è riportato nel decreto), di cui 23 presenti nella scuola dell’infanzia, 95 in quella primaria e 58 in quella di I grado.

Ma Mondragone, al di là del pregevole lavoro che viene svolto nelle nostre scuole, resta una città che esclude, una città che non riesce innanzitutto a fare i conti con le tante, troppe barriere architettoniche che rendono oltremodo difficile la vita a tante cittadine e a tanti cittadini, costretti a fare i conti con gradini, porte, passaggi e piattaforme inadeguati, con marciapiedi occupati o ristretti o con strutture pubbliche inaccessibili.

Redazione