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MADDALONI- Assediati dalla polvere. Non si vive ‘più in via Carmignano. Se il terriccio fosse bianco, le case che costeggiano gli scavi esplorativi della linea ferroviaria Bari-Napoli (saggi geologici, prove di carico, ricerche archeologiche), sembrerebbero coperte di neve. Il terriccio sciolto, spazzato via dalle folate di vento lungo una gola da sempre battuta da venti sostenuti, si infila dappertutto. Tanto che gli abitanti degli immobili vicini sono costretti a sigillarsi in casa e utilizzare panni bagnati per evitare l’infiltrazione di polveri dalle fessure degli infissi. Terriccio che si posa dappertutto come la neve. Terriccio che vola dappertutto in nuvoloni come la nebbia. Invece, non ci sono analogie per spiegare il disagi di chi vive tappato in casa. E il peggio deve ancora arrivare con l’incipiente bella stagione. Il disagio è tale che, la scorsa settimana, una arrabbiata e determinata rappresentanza di residenti ha pacificamente occupato e energicamente esternato la propria rabbia presso il cantiere, dove è in corso la rimozione degli strati superficiali li di terreno per la preparazione delle trincee di scavo e il completamento delle prospezioni geologiche e archeologiche. Quindi il terreno sciolto accumulato è tanto. ma il problema è che mancano interventi di contenimento, cattura e confinamento delle polveri. Insomma, niente terreno bagnato e nessun telo a trattenere le polveri o comunque limitarne la fuga. Così, il risultato è che si vive e convive con polveri di terra o sotto una coltre di polvere. Ed è scattata la mobilitazione ufficiale: una raccolta firme, una petizione inoltrata al sindaco Andrea De Filippo e una richiesta di avviare scavi con messa in sicurezza e copertura delle montagne di terreno sciolto e di diporto. Già perchè i cumuli di terreno sciolto stoccato sono più alti delle case.

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Redazione