Si comunica che nel pomeriggio di ieri, 6 febbraio 2019, la Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione al Decreto di Fermo del P.M., emesso in pari data dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti della quarantaquattrenne nigeriana ODUWARE Beverlyn, detta Juliet e Evelyn, e del suo connazionale cinquantunenne OMOBUDE Kurtis, detto Brother. In esito alle indagini, delegate alla Squadra Mobile di Caserta, la donna è stata ritenuta gravemente indiziata del delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù, aggravata dall’aver agito in danno di una minore di anni diciotto e al fine di sfruttarne la prostituzione; l’uomo, a sua volta, è stato ritenuto responsabile di sfruttamento della prostituzione minorile, delitti consumati per entrambi nei Comuni di Casal di Principe e Marcianise, dal gennaio 2017 al maggio 2018.
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In particolare, le indagini hanno permesso di accertare che la ODUWARE, mediante condotte minacciose, derivanti dalla previa sottoposizione della vittima nel suo paese d’origine ad un rito voodoo la cui trasgressione – secondo le consolidate credenze nigeriane – avrebbe determinato la sua morte, avrebbe ridotto o comunque mantenuto in uno stato di soggezione continuativa la connazionale minorenne J.G., costringendola ad esercitare quotidianamente la prostituzione e sfruttandone i proventi, con pretesa di vedersi corrisposta la somma complessiva di 25.000 euro per riacquistare la libertà.
L’OMOBUDE, a sua volta, accompagnando quotidianamente la vittima minorenne sul luogo dove la stessa esercitava il meretricio e riportandola la sera a casa, pretendeva in cambio la somma di denaro di 15 euro per il viaggio di andata e ritorno, così sfruttandone la prostituzione.
Al termine degli atti di rito, la ODUWARE e l’OMOBUDE sono stati associati rispettivamente presso le carceri di Pozzuoli e di S. Maria Capua Vetere, per ivi rimanere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.