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Siglato l’accordo tra i sindaci di Maddaloni, Valle di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo, Cervino e San Felice a Cancello

MADDALONI- Con ritardo. Quattro anni dopo, smaltite le frizioni e le incomprensioni, nasce l’Azienda speciale dei servizi sociali. Sarà addio all’«Ambito sociale C2». C’è l’accordo tra i sei sindaci (Maddaloni, Valle di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Arienzo, Cervino e San Felice a Cancello) per quello che si può definire il “patto della mela annurca”.

Sindaco Andrea De Filippo ci siamo? Per i servizi sociali si cambia?

Lentamente, con pazienza e con la paglia maturano i frutti…

Quindi è giusto parlare del patto della “mela annurca” che matura lentamente sotto la paglia?

Effettivamente, un ruolo di mediazione e ricerca di un equilibrio va riconosciuto al sindaco di Valle di Maddaloni Francesco Buzzo che molto si è speso affinché si raggiungesse un accordo.

Al di là della metafora, di cosa si tratta?

Nasce un ente autonomo, finalmente sganciato dai bilanci e dalle burocrazie comunali. E’ stato superato lo scoglio dell’articolo sei dello statuto basato sul criterio dell’ uno vale uno. Se così fosse stato deciso, Maddaloni si sarebbe accollato sempre oltre il 45 per cento delle spese ottenendo una rappresentanza minoritaria pari ad un sesto del consiglio di amministrazione.

Invece?

Invece, la presidenza della agenzia sarà conferita al comune più popoloso. Ad ognuno dei sei comuni è sempre riconosciuta pari dignità di voto all’interno del consiglio di amministrazione. La presidenza dell’assemblea dei sindaci sarà assunta a rotazione dai singoli enti e avrà la durata di un anno.

E ora cosa accadrà?

I segretari comunali si incontreranno per adeguare lo statuto. I singoli consigli comunali lo approveranno. E poi si procederà alle nomine e all’organizzazione dei servizi e ovviamente dell’ente autonomo.

Redazione