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MADDALONI- Il reddito di cittadinanza al giro di boa e verso la sospensione. Oltre 1700 persone, da fine settembre, a Maddaloni staranno con il fiato sospeso. Scade proprio a fine settembre il primo ciclo (18 mesi) dell’erogazione. Che succede? Ci sarà un salto nel buio. L’ipotesi è che potrebbe essere finanziato un secondo ciclo di 18 mesi. La certezza è che, al momento, mancano comunicazioni ufficiali o atti per il passaggio al secondo ciclo. Ci sarà un vuoto di erogazione: niente soldi ad ottobre e si potrà arrivare facilmente fino a Natale e oltre. Non garantiti invece i progetti di utilità (Puc). Non esiste nessun piano di impiego e utilizzo dei beneficiari. L’ambito sociale, a cui i comuni (Maddaloni, S.Maria a Vico, San Felice a Cancello, Arienzo,Valle di Maddaloni), al momento, non ha prodotto nulla. I lavori di pubblica utilità dovrebbero essere di aiuto per i Comuni e dovrebbero segnare l’entrata nella fase 2. Dopo la sospensione dovuta alla pandemia da Covid-19, i progetti potranno tornare a regime dal 17 luglio.  Ebbene nulla di fatto. Nulla da fare: eppure a partire dal 4 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto istitutivo del Sistema Informativo del Reddito di Cittadinanza nel cui ambito opera la Piattaforma per la Gestione dei Patti per l’Inclusione Sociale (piattaforma GePI https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/), le cui funzionalità erano già state messe a disposizione degli amministratori locali dal Ministero del Lavoro con nota 4143 del 16 maggio 2019.

Redazione