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MADDALONI- Sarà un 14 luglio caldo di passione politica. E non solo per il ricordo della presa della Bastiglia. Uno dei bubboni imbarazzanti, che coinvolge tutte le amministrazioni, arriva in consiglio comunale: si parla del recupero agevolato delle morosità locative per gli alloggi del comune di Maddaloni. In cifre, si parla di uno scandalo: oltre 500 mila euro di mancati introiti, accumulati in molti anni, aggravati da morosità storica e da spese di manutenzione. Contro il “regolamento alla camomilla” che concede ancora agevolazioni a chi non paga da decenni insorge una parte dell’opposizione. “Dobbiamo smetterla di assecondare i furbi, i professionisti dell’insaziabile bisogno eterno, i frequentatori abituali dei servizi sociali, i questuanti del contributo comunale in servizio permanente effettivo, i destinatari di determine, gli amici degli amici di sindacalisti di vecchia data e di consiglieri comunali di lungo corso“. Così parlò Angelo Tenneriello consigliere comunale di Maddaloni Positiva.

Andiamo al sodo. Ma l’idea di recuperare le morosità non è condivisile?

La teoria è condivisibile ma è la pratica che fa orrore.: si vuole legittimare una doppia ingiustizia tutelando chi non paga canoni irrisori (magari avendone anche la possibilità) a danno di è in regola con i pagamento e dei tanti esclusi portatori di disagio abitativo calpestati da cotanto privilegio. Una vergogna..

Cosa non la convince?

E’ prevista la stipula di un rateizzo del debito. Ma c’è una chicca: chi non paga tre rate consecutive, non va fuori o non scatta lo sfratto esecutivo. Ricomincia daccapo l’azione di accertamento. Insomma, si ritorna alla casella di partenza. Chi non paga è tutelato sempre.

E cosa altro non la convince?

Si può addirittura arrivare a stabilire un rateizzo fino a dieci anni. Così, questa storia della morosità non avrà mai termine. Sebbene alcuni siano in regola con i pagamenti, grazie ai buoni uffici della politica locale, dal dopo-terremoto ad oggi si è trasformato il diritto alla casa (per gli indigenti) in diritto al privilegio.

Quindi che fare?

E’ più semplice dire cosa non va fatto. Primo: non essere mansueto e accomodante con i furbi. Chi non paga o non rateizza va sfrattato. Secondo: ricordo ai miei colleghi consiglieri comunali e agli amministratori che il mancato recupero dei canoni di locazione è sanzionato dalla Corte dei Conti, come è avvenuto ad Aversa. Pertanto, oltre al danno per le casse comunali non si aggiunga la beffa della sanzione della magistratura contabile.

Allora quale è la via d’uscita?

Attuare le legge 18/2020 cioè attivare la procedura esecutiva di pignoramento dei conti correnti e dei beni dei morsi storici e volontari.

E’ un atto severo e coraggioso…

Abbiamo detto a De Filippo sia coraggioso e noi la sosterremo. Stronchi l’affiittopoli maddalonese e saremo dalla sua parte. E’ il caso di ricordare che gli alloggi, al contrario di quanto lascino credere certi politicanti/sindacalisti di lungo corso, il proprietario degli alloggi è il comune non l’assegnatario. Quindi o paga l’assegnatario o paga il sindaco con il fido vice Giggino.

Redazione