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MADDALONI- (di Elio Bove) Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto della Direzione Generale Salvaguardia del Territorio e delle Acque del Ministero dell’Ambiente che approva la graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento della progettazione preliminare e definitiva degli interventi di rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici. C’è anche il Comune di Maddaloni (finanziamento pari a € 2.461,16). Al via quindi gli interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto e del cemento-amianto presente in coperture e manufatti.E’ una grande opportunità per la nostra città per liberare dall’amianto lestrutture pubbliche. La rimozione dell’amianto rappresenta anche uno stimolo al sistema delle imprese che opera in questo settore. La lotta contro l’amianto è ancora lunga e c’è ancora tanto lavoro da fare. Gliinterventi sono estremamente necessari proprio perché risolvono criticità presenti in quegli edifici più sensibili come le scuole o dove sono presenti situazioni particolarmente a rischio come l’amianto friabile.L’amianto è un materiale utilizzato come isolante e molto diffuso fino agli anni ’90 quando ne è stato vietato l’utilizzo perché considerato cancerogeno.L’amianto è presente in natura e per le sue caratteristiche è stato utilizzato per la coibentazione degli edifici, dei tetti, dei treni e delle navi: il materiale è infatti un perfetto isolante resistente al calore ed è in grado di agire da rinforzo e supporto.E’ stato considerato un agente cancerogeno e per questo, in Italia, dalla legge 257 del 1992, ne è stata vietata la produzione e l’installazione. Le fibre di amianto infatti, in particolare sotto forma di fibrocemento o eternit, se inalate, si possono depositare all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari dove rischiano di restare per diversi anni: qui le fibre possono portare allo sviluppo di gravi malattie come l’asbestosi, il mesotelioma ed il tumore dei polmoni, che si manifestano anche dopo 15-30 anni.

Redazione