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MADDALONI- E’ nato il «Polo logistico di Rfi». Dopo il trauma occupazionale e gestionale dello spostamento dell’ «Officina manutenzione meccanica, sicurezza e gestione dei locomotori» a Cervignano (Udine), ci pensa Rfi a restituire la centralità operativa allo scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise. Insomma, se Mercitalia ridimensiona la sua presenza, Rete Ferroviaria italiana (Rfi) incrementa le sue attività preso lo scalo merci ferroviario Maddaloni-Marcianise. Arriva l’«Hub dei materiali» o semplicemente polo logistico che garantirà la gestione e lo smistamento di tutti i servizi infrastrutturali, di manutenzione, il rifornimento dei pezzi di ricambio e tutto quanto è necessario per il funzionamento, l’efficientamento e la messa in sicurezza  delle linee ferroviarie di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e  Sicilia. Quello casertano diventa uno dei tre grandi poli strategicamente distribuiti lungo la Penisola. Una scelta in controtendenza. Per Rfi, Maddaloni-Marcianise non solo conserva ma addirittura consolida il suo ruolo fondamentale nella logistica potenziandolo anche con la connessione alla nascente Av/Ac Bari-Napoli»ma diventa centrale per la gestione del funzionamento della rete del Sud Italia. Manca però un progetto organico di rilancio della gigantesca struttura che ruota intorno ad un sistema Direzioni-Partenze inutilizzato (composto da  ben 32 binari dalla lunghezza media di 750 metri), che in passato non ha mai superato il 30 per cento delle sue potenzialità produttive. In contemporanea, nella vecchia area dismessa (lato Maddaloni) è operativa la filiera della «logistica applicata all’e-commerce»  e della «logistica ad alta velocità» che ruota intorno ai binari modificati e ai capannoni che ospitano i treni ETR 500 che garantiscono «il servizio cargo all freight del Polo Mercitalia» tra lo scalo merci locale e l’Interporto di Bologna. Mancano all’appello le merci pesanti, dei container e dei treni a sagoma larga (lunghi fino a 750 mt), per il trasporto di semirimorchi e autostrade viaggianti nonché di containers, lungo i “Corridoi europei TEN-T”.

Redazione