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La prima legge di bilancio del governo della presidente Giorgia Meloni, dopo inenarrabili pasticci, dietrofront ed approssimazioni, si avvia ad essere approvata. Una legge di bilancio che favorisce l’evasione fiscale e i privilegiati, che aumenta le spese militari, che fa crescere il lavoro precario e che si appresta a smontare definitivamente il reddito di cittadinanza. Una legge di bilancio, quella della destra, classista, che fa cassa sui poveri, tradisce la Costituzione scaraventando senza alternative nella miseria milioni di persone, non affronta né i limiti del nostro modello industriale ed energetico né la crisi ecologica e non dà risposte a lavoratrici e lavoratori poveri, precari e sfruttati. Una Legge di bilancio che non tiene conto nemmeno della lezione della pandemia e taglia i fondi anche alla Sanità Pubblica, facendo l’ennesimo regalo a quella privata, violando il diritto alla salute e alle cure previsto dalla Costituzione. Una Legge di bilancio priva di coraggio che tagliando il Reddito di Cittadinanza, senza nessuna riforma del welfare e misure alternative, sceglie cinicamente di condannare alla miseria milioni di persone e affossa il sistema Paese ancorandolo a un modello di sviluppo insostenibile.
Non è vero che i soldi non ci sono, vanno fatte altre scelte! Come quelle, per esempio, avanzate nella contromanovra presentata dalla Campagna Sbilanciamoci: https://sbilanciamoci.info/, oppure le 7 proposte della campagna “Non per noi ma per tutti e tutte” e del Tavolo “No Autonomia Differenziata” presentate durante la manifestazione nazionale in Piazza della Rotonda a Roma, il 21 dicembre scorso, alla quale ha partecipato anche una rappresentanza dell’Associazione Mondragone Bene Comune. Queste sono le proposte: extraprofitti tassati all’80% e allargamento alle imprese nel settore assicurativo e farmaceutico; rafforzamento del Reddito di cittadinanza rendendo la misura meno condizionata, investendo il doppio delle risorse rispetto a quanto fatto finora e abolendo discriminazioni ed esclusioni sessiste e razziste; nessuna tregua fiscale, né condoni per gli evasori, né innalzamento del limite all’uso del contante; garanzia del diritto all’abitare con un Piano casa strutturale che metta al centro la dignità e i diritti delle persone; istituzione del Salario Minimo; innalzate all’attuale media europea delle spese per Sanità e istruzione portandola rispettivamente all’8% e al 4,7% del PIL; cancellazione di qualsiasi ipotesi di Autonomia differenziata e la cancellazione del comma 3 dell’art 116 della Costituzione https://www.nonpernoi.it/.
Su quest’ultima questione l’Associazione Mondragone Bene Comune continua ad invitare tutte e tutti a firmare la proposta di legge di iniziativa popolare di riforma degli articoli 116 e 117 della Costituzione http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/ per porre un argine alla frammentazione della Repubblica e alla disgregazione dei concetti di uguaglianza e sussidiarietà così come previsti dalla nostra Costituzione e per bloccare quell’Autonomia Differenziata che qualora approvata istituzionalizzerebbe definitivamente le ingiustizie e le disuguaglianze, liquiderebbe definitivamente tutto ciò che è “pubblico”, cioè finalizzato all’interesse generale, destinato a diminuire le differenze tra ricchi e poveri.
Alla prima occasione la destra si è dimostrata per nulla “pronta” a governare un grande Paese come l’Italia!

Redazione