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MADDALONI- Il problema della manutenzione stradale e degli appalti (mancanti da quasi un decennio) appena riattivati. Sull’intervento di chiusura delle buche sulla statale Appia interviene anche Gaetana Crisci, consigliere comunale di Campania in Movimento.

Scusi, ma non si sta sollevando un polverone per nulla. Si chiudono le buche e si parla di rifacimento. Sono due cose molto diverse o no?

Vengo all’argomento degli ultimi giorni ovvero ai “lavori di rifacimento e manutenzione stradale sulla Strada statale 7”, come giustamente ha tuonato un’alta carica istituzionale dalle stanze del Palazzo di Via San Francesco D’Assisi. Non sono parole mie ma formali attestazioni di chi ricopre cariche istituzionali. Si invoca il rifacimento e non la chiusura delle buche. Pertanto, fatto il proclama dovrebbe, come da logica, seguire sempre un’opera esecutiva perché altrimenti resta un mero annuncio.

Quindi è sull’annuncio che è esplosa la polemica?

E’ chiaro. Se si parla di rifacimento e poi arriva un piccolo intervento non può non aumentare il malcontento popolare, giustificato dai tanti disagi patiti e anche dai rischi a cui è esposto chi percorre strade così malandate. Se poi a ciò si aggiunge  l’innocente  inconsapevolezza da parte di emeriti amministratori che affidano a testate giornalistiche notizie non veritiere, è evidente che crescono le false aspettative. Tanto premesso, le premesse e le promesse roboanti sono distanti dalla realtà. Pertanto, non possiamo sempre additare i cittadini come i soliti disfattisti. Ma tutta è ascrivibile alle conseguenze di quanto dichiarato le cui conseguenze sono imputabili esclusivamente a chi si abbandona a previsioni e promesse mirabolanti.

Questo è quanto accaduto. Sotto il profilo amministrativo, che idea si è fatta su questa vicenda?

Non mi dilungherò sul fatto che sarebbe auspicabile, anche da una lettura della normativa vigente , inserire sul portale del Comune i capitolati di appalto delle gare che vengono espletate così come accade in qualsiasi comune “normale”. Lo dico in virtù di quel principio di trasparenza amministrativa che dovrebbe essere l’impulso di ogni azione di governo. Credo che sia stata affrontata con estrema leggerezza la questione della famosisissima gara di appalto per la manutenzione della rete stradale e fognaria del comune di Maddaloni. Questa è stata sbandierata ai quattroventi, sia dal sindaco che dal vicesindaco, come se fosse un fatto straordinario.

Leggerezza?

Si leggerezza, perché riempire colonne dei quotidiani con il proclamo : “Lavori di rifacimento e manutenzione stradale sulla Strada Statale 7 ( quella che conduce verso la Valle di Suessola)” è da incoscienti.

Un giudizio molto netto e molto negativo…

Si, molto negativo perchè si apre uno scenario (in termini di attese e di opere realmente da realizzare) che non corrisponde alla realtà di quanto realizzato. L’impressione è negativa anche riguardo a quanto previsto dal capitolato d’appalto scaricabile dal portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Stiamo parlando di lavori di manutenzione ordinaria urgente. E non di altro. O no?

Appunto, ora due sono le cose: o si ammette che questi “rappezzi” siano da considerarsi lavori di estrema necessità e urgenza per salvaguardare la sicurezza e l’incolumità dei cittadini (allora lo di dica e si chiamino le cose con il loro nome) in prossimità dei lavori di rifacimento della stessa  oppure si ammette che la ditta che ha iniziato la manutenzione abbia già delle falle.

Sta dicendo che esiste comunque un problema di gestione degli interventi?

Certamente. Chi dà ordini in merito alla programmazione dei lavori? Chi controlla che vengano fatti a regola d’arte e chi ha la responsabilità di controllare se il capitolato d’appalto venga rispettato? Ai posteri l’ardua sentenza.

Come si esce da questo equivoco che confonde la manutenzione urgente con il rifacimento?

L’invito che rivolgo  agli emeriti amministratori è quello di rileggere il Contratto e il Capitolato d’Appalto, in particolare gli art. 8 e ss., sono certa che hanno interpretato quanto ivi indicato non con la giusta diligenza del buon padre di famiglia. Ma a tutto c’è rimedio e mi auguro che a breve possano recuperare il buon senso.

Redazione