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MADDALONI- Nè «stato di agitazione» e nemmeno sciopero. Ma neanche accettazione del nuovo orario di lavoro. Per gli operatori della Nu, di fatto, è in corso lo “sciopero in bianco”: in concreto, vanno a lavorare ma di fatto la loro è una protesta che consiste nel rifiuto di collaborare (straordinario, servizi supplementari, ecc.) ma con una applicazione rigida e burocratica delle regole e dell’orario di lavoro contrattuale. Si lavoro solo ed esclusivamente dalle ore 6 alle 12.30. Poi accada quello che può accadere. C’è molta insofferenza verso una trattativa con l’azienda che prosegue a rilento e che non risolve le «perduranti carenze nella gestione dei servizi ambientali (automezzi, rimessa, cantiere)». I netturbini non ci stanno. Non si erma la mobilitazione per il ritardato versamento dei ticket e ora del vestiario invernale. Prima, liquidare i contenziosi arretrati (compresi i riconoscimento professionali ed economici) e solo si potrà discutere. Prima i diritti, i soldi e poi le chiacchiere. Un minuto dopo, i dipendenti non vorranno l’ennesimo tavolo tecnico tra le parti. Vogliono un’assemblea diretta e plenaria: da una parte tutti i lavoratori e dall’altra l’azienda. Prendere o lasciare. Lo sciopero bianco o «sciopero alla rovescia» è quanto di più provocatorio e, a lungo termine insostenibile, possa esserci : gli operatori ecologici lavorano ma attendendosi scrupolosamente al rispetto degli orari e dei turni nonché garantendo i servizi solo commisurati alle mansioni assegnate e ai mezzi a disposizione. In pratica, da oggi, parte la «raccolta singhiozzo»: garantite le attività essenziali (presso scuole, ospedale, case di cura e uffici pubblici). Nessuna disponibilità ad eseguire mansioni aggiuntive o turni di straordinario. Per tutti, si ritorna all’orario unico di lavoro (dalle ore 6 alle 12): cancellati i turni notturni di raccolta dei rifiuti e l’orario flessibile. In pratica, non sarà rimossa tutta la spazzatura perché viene cancellato il servizio di riassetto del territorio e la raccolta supplementare degli accumuli indifferenziati che a Maddaloni sono una triste e incivile consuetudine. Si rischia la raccolta non completa per quartieri, nell’area della fiera settimanale e del mercato ortofrutticolo con possibile sospensione della rimozione di più  frazioni differenziate nel medesimo giorno e i doppi giri. Innescata una bomba ad orologeria. Nei prossimi giorni vedremo se ci saranno novità che invertiranno la rotta.

Redazione