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«Mentre la bella gente di Caserta si ritrovava in piazza Aldo Moro per confrontarsi sul programma e sulle scelte future per la città, nel palazzo andava in scena il solito colpo di mano con la nomina degli scrutatori. Pur essendo una possibilità che la legge offre a chi amministra, la politica avrebbe dato una bella prova di credibilità procedendo al sorteggio in questo particolare momento storico in cui le fasce di disagio crescono sempre di più dopo la pandemia. Avevo chiesto l’intervento della prefettura per evitare che la politica politicante e autoreferenziale prevalesse su quella che vede nello spirito di servizio la sua ragion d’essere. Il calore che abbiamo ricevuto ieri io, Enzo Bove e tutti i candidati mi porta a dire che questa è l’ultima volta che assistiamo a pratiche del genere. Lo spirito di autoconservazione della politica sia di sinistra che di destra, del resto, ha permesso che nascesse la splendida anomalia che è il polo civico di Città Futura. Donne, uomini, disinteressati che stanchi di vedere mortificata la nostra meravigliosa Caserta decidono di scendere in campo per dare il loro contributo e fare la loro parte. L’entusiasmo che sono riusciti a produrre è stato travolgente, ieri la città ne ha avuto una prima prova, e, per questo, a loro, va il mio grazie per quello che stanno facendo. Non è un caso del resto che siamo uno dei pochissimi casi in cui le coalizioni civiche aggregano più candidati di quelle di partito». Lo ha dichiarato il candidato del polo civico Città Futura Pio Del Gaudio.

Redazione