00 3 min 1 anno
Il riscatto graverebbe sulle casse dello Stato per un importo tra i 4 e i 5 miliardi di euro all’anno

di Elio Bove
Riscatto della laurea gratuito. Ad anticipare le modifiche all’istituto del riscatto della laurea è stato l’INPS, con una comunicazione firmata dal Presidente dell’Istituto, Pasquale Tridico. Lo scopo era quello di facilitare il raggiungimento di una pensione di garanzia per i giovani che entrano nel mondo del lavoro. Oggi infatti il riscatto degli anni di laurea ha un onere contributivo che pesa totalmente sul contribuente. Sono passati poco più di tre mesi dal voto del 25 settembre e dalla fine dell’infuocata campagna elettorale estiva, in cui è stato promesso di tutto e di più, ma del riscatto gratuito della laurea non c’è più traccia. Parole al vento di una politica che promette e non mantiene. Una politica che continua a deludere i giovani. “Estendere la possibilità agevolata di riscatto contributi per il periodo relativo al percorso di laurea”, aveva fatto sapere Salvini, twittatando alla platea dei laureati ed elettori. E’ evidente che i giovani rappresentano una fetta importante dell’elettorato e i partiti, in piena campagna elettorale, studiando delle misure che attraggano le preferenze di chi, più spesso che nelle altre fasce d’età, palesa maggiore incertezza nelle intenzioni di voto. In queste preferenze c’è finito anche il riscatto gratuito della laurea. Secondo le stime fatte dall’INPS, il riscatto gratuito della laurea a fini pensionistici graverebbe sulle casse dello Stato per un importo tra i 4 e i 5 miliardi di euro all’anno. In materia di riscatto della laurea, la normativa vigente, consente di valorizzare ai fini pensionistici il periodo del proprio corso di studi, attraverso il versamento volontario dei contributi per un numero di anni pari a quelli trascorsi in università, eccetto i periodi fuori corso. Gli aventi diritto, tuttavia, prevalentemente preferiscono non richiedere questo beneficio per l’eccessivo costo dell’operazione. Al momento sembra che sia solo l’ennesima promessa dimenticata.

Redazione