00 3 min 7 anni


Con la «sfida della quattro piazze» si chiude una delle campagne elettorali più lunghe dal dopo guerra: di fatto, 16 mesi estenuanti, dall’autoscioglimento dell’ultimo Consiglio Comunale. I tempi sono cambiati e le piazze pure. I partiti non ci sono più ma i comizi restano. Sono l’ultimo arnese, un po’ demodè, che sopravvive della politica militante che fu, quando che per conoscere i candidati bisognava immergersi nella folla, sentire il livello dell’entusiasmo, misurare i decibel delle voci.  La chiusura della campagna elettorale era a metà tra un derby acceso (come quelli tra Maddalonese e Acerrana, mazzate o polemiche comprese) e la folla per le celebrazione dei festeggiamenti patronali. Oggi, il tuo candidato è social: ti arriva sullo smartphone; ti parla su youtube; occupa le pagine di facebook. Quindi la platea degli ascoltatori dei comizi diventa giocoforza inversamente proporzionale alle presenze in piazza. Quelli di domani saranno quindi quattro «comizi di militanza e per militanti» che probabilmente, diversamente dal passato che fu, non avranno una valenza di «exit poll casareccio». Insomma, quando  i comizi li facevano la Dc (con una piazza Matteotti gremita) o il Pci in piazza della Vittoria si aveva la percezione visiva di chi sarebbe stato il partito di maggioranza relativa e quale quello di opposizione. Fino ad arrivare la palco di Democrazia Proletaria dove l’oratore scatenato parlava a quattro gatti. E sapevi che difficilmente sarebbe entrato in consiglio comunale. Domani, la quantità numerica degli spettatori non si trasformerà nell’equivalente  proporzionale consenso nelle urne. Semmai si avrà la percezione della consistenza e dell’atteccamento dei militanti e dei candidati. Per questo, il Movimento Cinque Stelle Giulio Carfora hanno scelto di parlare a partire dalle 19 in piazza Ferraro. Sarà presente la senatrice Vilma Moronese. Gigi Bove (Patto per Maddaloni), sicuro dell’attaccamento dei sui sostenitori, non ha fatto una piega: ha scelto e ottenuto di ritrovarsi con i «suoi ragazzi» negli spazi dell’ex piazza della Pace. Si parte dalla 19. Scintille polemiche per ottenere non l’utilizzo di piazza della Vittoria. Ma la sua occupazione in esclusiva. Alla fine, a mettere d’accordo tutti, ci ha pensato la sorte che, attraverso la manina del sub commissario Anna Maria Crea, ha scelto: Andrea De Filippo chiuderà la sua campagna elettorale in piazza de’Sivo. Si parte alle 20. In contemporanea, Peppe Razzano parlerà in piazza della Vittoria.

bocchetti