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In questi giorni, pur leggendo con rispetto il contributo di tutti gli amici e compagni (non sempre condivisibili) , chiedo a tutti di mettere da parte i propri personalismi e  di orientare  le proprie attività di analisi  con equilibrio.

Da una parte c’era chi  voleva la scelta unitaria, che si traduceva in una bella decisione tra comandanti al riparo da sguardi indiscreti, dall’altra oggi c’è chi  cerca di dare voce a Maddaloni a quelle generazioni che, francamente, se ne infischiano di tattiche, strategie, carriere e ci chiedono la cosa più bella per chi si impegna a favore della comunità.
La prima subalternità di cui dobbiamo liberarci è quella di un Pd che invece di proporre ciò che vuol fare per questa città si perde in questioni interne, possiamo diventare più forti e credibili se facciamo fino in fondo il nostro dovere di partito, uno sguardo sul futuro, progetti, soluzioni ai grandi temi di cui si discute ogni giorno e di quelli già affrontati che necessitano di essere ripresi.
Occorre proporre ai cittadini Maddalonesi  una squadra forte, la città  ha sofferto per fatti gravi e per questo deve riscattarsi. Riscatto di cui deve rendersi protagonista il PD di Maddaloni, unitariamente.
Occorre essere partecipi tutti  insieme, senza divisioni coinvolgendo i giovani, la società civile e le varie associazioni.
Bisogna rafforzare di più  il rapporto con i cittadini  continuando con la campagna d’ascolto, partendo dagli errori passati fino a giungere ad una condivisione di intenti.
Buon anno.
Francesco COSTANTINO
PD Maddaloni
bocchetti