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“Non mi candido a sindaco: la fila degli aspiranti è troppo lunga. Non sono degno al cospetto di contata competenza politica e indefesso impegno per la città”

MADDALONI- Tremate, tremate gli scienziati della “politica locale” sono tornati. E’ tornata la grande corsa alla poltrona di sindaco. Chiacchiere, candidati improbabili, telefonate fino alle ore tardi. doppi e tripli giochi. Il solito teatrino. Non si pensa ai problemi della città, non si pensa alla crisi di vivibilità; non si pensa al lavoro che non c’è che ma alla sedia da occupare. A lanciare l’allarme è Angelo Tenneriello. Il consigliere comunale di Maddaloni Positiva annuncia: “Ufficializzo, come mi accade in totale solitudine da quattro anni, che non mi candido a sindaco perché la folla di scienziati della politica è così folta e la fila così lunga che ci sono più candidati a sindaco che elettori. Non sum dignus. Non sono degno di cotanta competenza. Come direbbe il sommo Dante, sono l’ultimo tra cotanto senno”

Non si candida. Ma chi sono gli scienziati della politica maddalonese?

I cervelloni capaci di navigare in tutte le stagioni, agganciati alla gonnella del consigliere regionale o del sindaco di turno o del potente in auge del momento. Sempre silenti nei momenti difficili. Sempre assenti quando si deve parlare della città. E sempre presenti in campagna elettorale. Insomma, i questuanti del voto, i professionisti del consenso, i senza vergogna e senza memoria. E sebbene siano stati i protagonisti di mille campi di battaglia giurano e spergiurano sulla loro verginità politica.

Usciamo dalla metafora, chi sono questi scienziati?

Tutti quelli che, in questi quattro anni, sono stati silenti, assenti e muti in consiglio comunale e fuori, dove spesso da solo, ho fatto (nel bene e nel male) opposizione. Ora, gli assenti aspirano tutti ad un posto in prima fila. Sono stati così in silenzio che quasi abbiamo dimenticato della loro presenza. Ora, ricamano, tramano, aspirano. Mi dicono che gli scienziati della politica fanno riunioni fino alla due di notte. Pensano la notte. Si mette male per Maddaloni e i maddalonesi. Gli scienziati notturni non si fanno scrupoli.

Ma allora, visto che insiste, perché non si aderisce al circolo degli scienziati pure Tenneriello?

Non posso sono un incapace al cospetto di cotanti geni. Poi, sono incapace perché vivo del mio lavoro. Una cosa ignobile: non sono un professionista della politica. Non magio grazie alla politica. Peggio, la mattina mi alzo perché devo lavorare. La sera vado a dormire perché i pazienti mi aspettano il giorno dopo. Non posso fare le riunioni dei carbonari del consenso locale. Poi sono tutti candidati a sindaco. Almeno uno deve essere un non candidato. E quello sono io.

Manca più di un anno e già siamo alle solite?

A Maddaloni, non cambia mai nulla perché cambiano le stagioni ma i protagonisti sono sempre gli stessi. E’ bellissimo notare come quasi tutti non ricordano: ex assessori senza memoria, consiglieri comunali senza memoria, attivisti di destra senza memoria, attivisti di sinistra senza memoria. E’ un’epidemia.

Visto che il passato ritorna che si fa?

Dico ai giovani: scappate da Maddaloni. “Fuitevenne” come direbbe Eduardo. Gli scienziati, che altro non sono che capere della politica, sono affamati di visibilità e poltrone. Giovani scappate perché hanno già ipotecato il vostro futuro sotto un cumulo di debiti. E ora si ripropongono per seppellire quel poco di buono che ci resta.

Redazione