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MADDALONI- Nero su bianco. C’è la firma: dopo l’annuncio del sindaco Andrea De Filippo, oggi, insieme all’ing. Luca Mensa (delegato del commissario alla Napoli-Bari) hanno firmato il «Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione» che valorizza le opportunità legate alla linea Napoli-Bari Sorpresa. E’ proprio il caso di dire che è stato ripreso al volo il treno dei finanziamenti persi per il rifiuto (non competenza a deliberare su scelte urbanistiche) dall’ex commissario straordinario Benedetto Basile. Che fatica. Dopo 15 mesi di trattative tutt’altro che scontate con la Regione Campania, Maddaloni riacquista il diritto di spendere (sotto forma di progetti esecutivi e opere infrastrutturali) circa otto milioni e 200 mila euro. Si tratta di interventi compensativi, finanziati dalla Regione; Trenitalia e Rfi, per l’intervento di «riqualificazione di via Cancello». Non solo treni: arrivano i convogli dell’Alta velocità/Alta capacità e potrà essere rifatta pure la viabilità della periferia degradata. Al centro dell’attenzione c’è via Cancello un’arteria, tra l’altro, nota alle cronache sempre e solo per le esondazioni fognarie, l’alto tasso di incidentalità e i rischi del pericolante Ponte Vapore che minaccia i binari della Caserta-Cancello-Napoli. Non è più tempo di annunci: il comune di Maddaloni e Rfi hanno firmato la seconda convenzione consecutiva che disciplina la natura, tempi e regole per le opere da realizzare. Adesso toccherà al comune individuare le opere; procedere alla progettazione esecutiva e alla loro realizzazione. Rfi, invece, avrà un doppio ruolo: quello di finanziatore e di controllore. Entro cinque anni l’ente locale dovrà realizzare l’intervento pena la restituzione dei soldi. L’investimento sarà di tipo forfettario: alla stipula della convenzione il comune otterrà il 10 per cento dell’investimento. Poi il 40 per cento alla consegna dei lavori (con opere realizzate almeno al 75 per cento). Un ulteriore 40 per cento all’ultimazione dei lavori. E il residuo 10 per cento in sede di collaudo tecnico. Il comune sarà beneficiario ma anche sotto esame per quanto realizzato. Il tempo dei proclami e delle polemiche è finito. Si ricomincia dai progetti esecutivi per lungo tempo lasciati nei cassetti dell’Ufficio tecnico.

Redazione