00 2 min 5 anni

MADDALONI- Il Pd mette il dito nella piaga. I conti del Comune sono i ordine. Ma l’ente è convalescente. La patologia, si chiama difficoltà di riscossione di tributi e crediti. Oltre alla Ta.ri. (pagata appena dal 53 per cento degli utenti iscritti al ruolo) c’è di più: due milioni di euro da mancata riscossione dei «canoni dei concessionari agroalimentari (due milioni di euro passivo); 400 mila euro dei canoni dei fitti degli alloggi popolari; censire i furti di acqua e l’elusione del ruolo acqua; recuperare i proventi impianti sportivi e le quote di compartecipazione ex ambito C1 (500 mila euro). Senza parlare dei crediti (importi di natura tributaria, contributiva, perequativa e entrate extratributarie) che l’ente locale non riesce a riscuotere. Insomma, il problema è gestire il patrimonio comune che continua solo a produrre passività e creare grattacapi.

Su questo e non solo il consigliere Angelo Campolattano ha formalizzato una interrogazione:

INTERROGAZIONE

Oggetto: patrimonio immobiliare e fitti non riscossi, richiesta di chiarimenti

Io sottoscritto Angelo Campolattano, consigliere comunale del Pd

CONSIDERATO

Che il Comune di Maddaloni ha un patrimonio immobiliare elevato;

Che tale patrimonio comporta significativi interventi di manutenzione;

VISTA

La necessità di liquidità che l’ente ha a causa del deficit strutturale causato dal dissesto

CHIEDO DI SAPERE

Se esiste una catalogazione dei beni comunali;

Se il Comune di Maddaloni ha in essere contratti di fitto e con chi;

Se il Comune di Maddaloni vanta credito nei confronti dei suoi affittuari e che tipo di procedure sono state attivate per recuperare tali crediti;

Se gli eventuali canoni di fitto sono stati adeguati ai costi del mercato;

Maddaloni, lì 3 aprile

Redazione