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SAN FELICE A CANCELLO – Torna l’agitazione tra i lavoratori del servizio di raccolta dei rifiuti cittadini. Ad incrociare le braccia questa volta sono gli operatori del cantiere di San Felice a Cancello. «Cantiere inadeguato – denunciano i lavoratori – così come inadeguato è addirittura lo scarso vestiario di cui siamo forniti: del tutto inadatto per la tipologia dei lavori previsti».

Alla difficoltà logistiche e strutturali, si aggiungono anche motivazioni squisitamente economiche: «Ad oggi – continuano gli operatori – vantiamo già due mensilità».

Un’ulteriore grana su un servizio che si aggiunge alla difficoltà dell’Ente Comune nella gestione dei ruoli Tari. Infatti le entrate della tassa rifiuti dovrebbero garantire il 100% delle risorse necessarie alla raccolta e smaltimento. Ad inizio mese, il Comune invitava i cittadini a recarsi presso gli uffici comunali per ritirare le «bollette», in alternativa era possibile richiedere di ricevere tutto per mail. Nel giro di pochi giorni, l’invito ha creato un vero e proprio cortocircuito: le mail con gli avvisi ad oggi ancora non inviate; il rischio assembramento presso gli uffici si è trasformato in realtà, con la protezione civile che si è districata per evitare parapiglia. Da lì a poco, il manifesto è stato «abrogato» dai post social degli amministratori che hanno sospeso l’invito è chiarito che gli avvisi per l’anno 2020 arriveranno presso il domicilio dei contribuenti. Tirano il fiato i cittadini, meno le casse comunali che tarderanno ad incassare il dovuto, con ovvii ritardi sul pagamento delle spettanze alla ditta incaricata.

Redazione On Line