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MADDALONI- Con la seconda cerimonia di “posa della prima pietra” dovrebbe prendere vita, e quindi diventare cantiere, quello che sarà il casello autostradale alla rovescia sull’A30. Il “Casello Maddaloni”, così come è stato alla fine partorito, è l’esatto opposto di quello concepito per servire l’Interporto e la sua piattaforma intermodale. L’accesso all’area logistica resta. Ma il cuore del nuovo sistema viario è la “rotonda Ise”, cioè la grande rotonda allungata dove insisterà l’area di accesso alla zona dei pedaggi, l’accesso all’Interporto e le bretella di collegamento con l’ex statale e 265. E qui, dove potrebbe nascer anche la strada esterna che condurrebbe a via Ficucella fino allo svincolo di Cervino, che sarà messa la “prima pietra”. Si spera che con i risparmi del ribasso d’asta si possa realizzare la “tangenziale esterna” parallela a via Forche Caudine. Nell’immediato, si lavora ad un casello di nuova concezione «totalmente automatizzato» basato su accessi con casse automatiche, carte e telepass. A presidiare i varchi ci sarà personale qualificato che vigilerà sul funzionamento degli impianti. Ma quello che conta sono le potenzialità del progetto dello svincolo rimodulato rispetto ai disegni originari. Il fatto nuovo è che l’aggancio tra il casello autostradale e la viabilità ordinaria ci sarà all’altezza della ex statale 265 (a un centinaio di metri dall’uscita della variante Anas Maddaloni-Capua direzione Caserta Sud). Così, la vecchia statale dei Ponti della Valle, e il territorio di Maddaloni, diventano punto di raccordo tra l’A30, l’A1 (Caserta Sud), la variante Anas e la superstrada Fondo Valle Isclero. E poi l’intero sistema di uscite e delle rampe di accesso è stato ribaltato rispetto all’originario per meglio servire il territorio per facilitare l’ingresso e l’uscita dei mezzi dalla sede autostradale. Così non funzionerà più esclusivamente come snodo interno alla piattaforma intermodale ma innanzitutto per la viabilità ordinaria. Entra nel vivo un finanziamento sul territorio pari a 18 milioni di euro per 24 mesi di lavori. Consegna prevista per fine 2020. Il finanziamento è comprensivo di 4,5 milioni garantiti dalla Regione e dell’«Apq infrastrutture per la mobilità in Campania», quasi due milioni di euro garantiti dall’Ise (Interporto Sud Europa) cofinanziatore dell’intervento.

bocchetti