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“Dopo quasi un anno dalle elezioni di Elly Schlein, nulla è cambiato (…). Nei prossimi giorni, scriverò alla Segretaria Nazionale per chiederLe che vengano rimborsate tutte le quote pagate dai militanti ai quali poi non è stata validata la tessera, con l’avvertenza che, nella malaugurata ipotesi in cui ciò non dovesse accadere, mi farò promotore di querela per appropriazione indebita”

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo oltre quarant’anni di militanza politica – sempre dalla stessa parte – iniziata con il “Partito Comunista”, proseguita con il “Partito Democratico della Sinistra” e ancora poi con il partito “Democratici di Sinistra”, cofondatore con La Margherita del “Partito Democratico”, con profondo rammarico e dispiacere, comunico che ho scritto alla Segretaria Nazionale Elly Schlein per chiederle di essere cancellato dall’elenco degli iscritti. Il Partito Democratico, ormai da anni, versa in grave crisi: crisi identitaria e di valori, oltre che di democrazia interna. Le continue lotte intestine per il potere hanno completamente offuscato l’identità, i principi e gli scopi del partito, azzerando la democrazia interna (rimasta solo di facciata) ed eliminando qualsiasi forma di
partecipazione dei militanti. La drammaticità delle condizioni del partito era ormai evidente a tutti, così come era evidente che non fosse più procrastinabile un colpo di reni, un repentino cambio di passo, una profonda riorganizzazione interna. Bene, il sottoscritto, assieme ai soci fondatori dell’associazione “Democratici per Maddaloni”, che mi onoro di rappresentare nelle persone di Giovanni Carfora, Marco Lombardi, Calogero Alì, Luigi Di Nuzzo ed Enzo Setaro, avevamo convintamente creduto che questo profondo cambiamento potesse essere interpretato e guidato da Elly Schlein. Per questo, ci siamo fortemente impegnati per la sua elezione, e nel comune di Maddaloni Elly Schlein ha stravinto ottenendo uno dei migliori risultati d’Italia. Purtroppo, pian piano l’entusiasmo si è spento. Dopo quasi un anno dalle elezioni di Elly Schlein, nulla è cambiato; anzi, a mio sommesso avviso, la situazione è peggiorata. Ormai da anni i militanti maddalonesi sono completamente fuori dalle decisioni del partito e spesso ne vengono a conoscenza solo dalla stampa. Il partito è commissariato a livello provinciale e regionale, ma purtroppo, la cura evidentemente non ha funzionato, aggravando la malattia. Il PD maddalonese non ha presentato neppure la lista alle recenti elezioni amministrative, dissolvendosi. Di tanto in tanto, i militanti apprendono dalla stampa che il partito (quale?) ha deciso di nominare tizio in tale commissione, caio come commissario, ecc. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la notizia
appresa solo dai giornali, che il PD di Maddaloni fosse rappresentato alle elezioni provinciali dall’amico Pino Magliocca. Sono legato da una lunga amicizia con Pino, che non ha mai militato nel nostro partito, e sia ben chiaro, non discuto dell’opportunità della scelta di candidarlo nelle liste del PD, ma del metodo. Dicevo del metodo. Metodo relativamente al quale non ho avuto neppure il piacere di sapere quale sia stato, da quali capi bastone sia scaturito, quando e in quale pizzeria. Potrei continuare con le angherie subite negli anni, ma non credo sia il caso. Tuttavia, un’ultima cosa concedetemi di dirla. Relativamente all’ultimo tesseramento, a fronte di presunte anomalie relative a un presunto gonfiamento del tesseramento che sarebbe stato (così affermavano i vertici del partito) pilotato da un esponente di spicco del partito per questioni di potere, lo stesso è stato annullato.
Ad oggi, non è dato sapere nulla in merito, nonostante, non essendo stata validata la platea degli iscritti, non si siano potuti celebrare i congressi cittadini e provinciali per eleggere i segretari. Questa situazione ha penalizzato e mortificato tutti coloro che dopo anni di militanza attiva, si sono visti rifiutare la tessera nonostante il pagamento della quota di iscrizione. Pertanto, nei prossimi giorni, scriverò alla Segretaria Nazionale per chiederLe che vengano rimborsate tutte le quote pagate dai militanti ai quali poi non è stata validata la tessera, con l’avvertenza che, nella malaugurata ipotesi in cui ciò non dovesse accadere, mi farò promotore di querela per appropriazione indebita.

Purtroppo, o per fortuna: a tutto c’è un limite!!!
Maddaloni, 19.12.2023
Gaetano Esposito

Redazione