00 2 min 3 anni

MADDALONI- Maxicartelle, maxistangate e maxievasione. La Maddaloni che non paga è da record: sono cinque i milioni di euro non versati e da recuperare. Per la cronaca, le procedure di pignoramento dei conti correnti e tutte le riscossioni coattive sono sospese fino al 28 febbraio slavo proroga al 30 aprile, nel gruppone «contribuenti morosi recidivi» affiorano anche casi clamorosi di cartelle con importi stellari: oltre 100 mila euro di Tari non pagata da diverse singole attività imprenditoriali. E fioccano i primi numeri della riscossione coattiva. Al momento, sono state complessivamente ammesse al rateizzo cartelle per un ammontare di circa 400 mila euro. E queste hanno già prodotto un gettito di 90 mila euro riconducibile a ruolo acqua e Tares non pagati. Il recupero di Imu e Tari invece ha dato come risultato parziale un incasso di 198 mila euro. Debbono ancora essere passati al setaccio, oltre a Imu, Tasi e Tari, ma anche gli omessi pagamenti dei tributi minori (Tosap, affissioni, pubblicità, ecc.) tutti affidati alla riscossione coattiva della Sogert. Non è finita. Avvalendosi della facoltà prevista dalla legge di bilancio 2020 (estensione dell’accertamento esecutivo anche ai tributi locali), l’ente locale punta a recuperare la riscossione di altri servizi comunali non onorati. Nel mirino, c’è il debito di oltre 400 mila euro causato dai canoni di locazione dei box del mercato ortofrutticolo.

Redazione