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MADDALONI- Nuova mobilitazione preventiva contro gli sfratti esecutivi. Con il 2022, sono diventati operativi gli sfratti per morosità. E il Sunia lancia lancia l’allarme rosso.

Che sta succedendo a Maddaloni?

Serve una proroga tecnica immediata per fermare le procedure coatte in calendario. Sia chiaro: non si chiede un blocco indeterminato delle procedure e degli atti esecutivi ma il tempo necessario per consentire agli occupanti di trovare sistemazioni locative alternative, difficili da reperire in questo periodo di pandemia.

Quindi, che si può fare?

Al netto delle legittime pretese delle parti, i sindacati chiedono un supplemento di trattativa extragiudiziale per siglare accordi risolutivi tra le parti, evitare l’intervento delle forze dell’ordine e completare la ricerca di alloggi a canoni calmierati. Insomma, bloccare tutto causa pandemia per trovare soluzioni occupazionali valide.

Il comune può fare qualcosa?

In chiave preventiva, assolutamente si. Intervenga anche il sindaco a dare forza nelle mediazioni che vogliono contenziosi in drammi sociali soprattutto perché, con i provvedimenti esecutivi in calendario, sono coinvolti nuclei familiari con minori e anziani a carico.

In concreto, cosa chiedete?

Sia convocato per davvero l’Osservatorio per la casa presso i servizi sociali per censire, tra l’altro, tutte le procedure di sfratto esecutivo pendenti, per morosità o occupazioni abusive di alloggi. La mobilitazione preventiva e la pianificazione consente di centrare tre obiettivi: evitare di arrivare all’azione esecutiva, trovare soluzioni alternative in tempi rapidi e discriminare tra i portatori di bisogni reali e gli abusivi di professione.

Ciro Cortese (Sunia)
Redazione