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MADDALONI- Morte di un quartiere. E’ la morte del tessuto urbano non interessa a nessuno. Tantomeno come sta morendo piano piano la città e il suo centro storico. La verità è amara. Oltre i balli e le castagnole cioè oltre il “New Deal cittadino” della manifestazioni di quartiere, c’è una realtà tremenda che nessuno vuole vedere: l’82 per cento delle attività commerciali di via Ponte Carolino ha abbassato le saracinesche. Non si tratta solo delle conseguenze della crisi nera di comparto, quella che coinvolge in massima parte artigiani e piccoli commercianti. C’è un fattore locale ancora più preoccupante: la «desertificazione urbana e residenziale» dei rioni storici dove è in atto la fuga, verso le aree periferiche o le zone di nuova espansione, pure degli esercizi commerciali superstiti. E che succede in via Ponte Carolino, ex strada principale, ex centro commerciale e ex centro popolare? Nelle case vuote sono arrivati gli extracomunitari non sempre visibili o integrati. E al posto dei negozi pullulano circoli un po’ dovunque. E quali sono i segnali dell’avanzato stato di decomposizione? Al posto della viabilità ordinaria arriva la sosta selvaggia tollerata, ignorata e permanente. Via Ponte Carolino è di fatto cancellata dallo stradario comunale. Si circola a senso unico alternato 24 ore su 24. Su un lato della strada vige il disco orario. Sull’altro il divieto di sosta. Ma questa valeva prima della morte civica. Oggi, a decesso avvenuto, in realtà, si parcheggia da ambo i lati tutto il giorno e anche la notte. Il risultato danneggia le attività commerciali superstiti, i residenti ormai in trappola, amplifica il deprezzamento degli immobili e soprattutto trasforma un pezzo di città (che conserva ancora la sua conformazione urbanistica e architettonica originaria) in un deserto spettrale. Ci si abitua a tutto. E al peggio non c’è mai fine. Spesso prima della morte, dopo lunga agonia, sopraggiunge la rassegnazione: infatti si assiste inermi ad una strada storica trasformata in suk urbano e in parcheggio abusivo. Via Ponte Carolino sta morendo nell’indifferenza generale.

bocchetti