Le molteplici segnalazioni che arrivano quotidianamente tramite posta elettronica, mettono a nudo le tantissime criticità della città.
Proprio in virtù di quanto scritto ieri, abituarsi alle lacune strutturali presenti sul territorio, vuol dire rassegnarsi e noi che non abbiamo assolutamente intenzione di alzare bandiera bianca, proponiamo alcune di queste vostre annotazioni.
Iniziamo con una vergogna che insiste da oltre tre mesi in via Cucciarella, un mega cratere, messo in sicurezza il 17 dicembre e che oggi risulta ancora transennato.
Quelle transenne, non segnalate con apposita illuminazione ad intermittenza per le ore notturne, costituiscono un serio problema alla viabilità e creano ulteriori disagi al flusso veicolare.
Nei giorni scorsi, ci hanno segnalato le solite perdite d’acqua in via Raffaele Viviani e via Antonio De Curtis. L’acqua appantanata, è arrivata fin dentro l’isola ecologica, quindi a ridosso del Palazzetto dello Sport. Questa è solo una delle innumerevoli perdite d’acqua che inondano tantissime strade della città. Un vero schiaffo alla miseria, al consumo smodato di acqua potabile al cospetto di chi muore di sete.
Vogliamo parlare delle discariche abusive a cielo aperto in via Starzalunga? Tanto per citarne una, ma non è certo l’unica strada oggetto di tale criticità. Con le telecamere di videosorveglianza funzionanti, il fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti di ogni genere non si è placato. Purtroppo, il numero di strumenti di videosorveglianza a disposizione degli organi di Polizia Municipale, non riesce a far fronte all’emergenza in un territorio così vasto.
Queste sono solo alcune delle tante lacune che interessano la città e, mentre il Commissario Straordinario conta i giorni che lo separano all’avvicendamento con il futuro Sindaco della città, il quale erediterà una situazione drammatica, i cittadini subiscono passivamente le tante sciagure che gravano sulla testa degli stessi, impotenti e rassegnati. Speriamo di sbagliarci, intanto l’ombra di un nuovo dissesto finanziario, incombe sempre più.